“Palermo, un’idea di cui è giunto il tempo” di Maurizio Carta, la speranza contro ogni speranza

Palermo ha sempre affascinato cittadini e visitatori grazie alla sua storia, alla sua cultura e alla sua vivace atmosfera.

Maurizio Carta, che a Palermo è nato e vissuto, ha dedicato alla città il suo ultimo libro, edito da Marsilio, in cui esprime l’idea di un percorso condiviso di profonda trasformazione affidato all’intera comunità. L’opera è stata presentata martedì 6 giugno al Mondadori Point di via Mariano Stabile, con gli interventi di Marco Betta, Donato Didonna e Laura Anello.

Assessore alla pianificazione urbanistica e professore ordinario presso l’Università degli Studi di Palermo, Maurizio Carta è noto per le sue idee innovative. Ha lavorato su progetti di rigenerazione urbana a Palermo e in altre città italiane, concentrandosi sull’idea di trasformare le città in luoghi più vivibili, sostenibili e inclusivi.

Palermo, un’idea di cui è giunto il tempo” rappresenta un’opera che stimola a considerare la città come un modello di trasformazione urbana per le città del sud globale. Attraverso un viaggio concettuale, l’autore offre una visione innovativa di Palermo come laboratorio permanente, un’idea collettiva, un concetto che vada oltre i suoi confini fisici e si trasformi in un pensiero collettivo. Il libro si articola in dieci mosse strategiche che fungono da pilastri per la rigenerazione urbana e la creatività. Mosse, definite da Marco Betta “sinfonia in 10 movimenti”, necessarie alla nascita di un dibattito pubblico. Vengono forniti esempi concreti di successi passati e progetti attuali che stanno già portando cambiamenti positivi. Carta sfida il lettore a superare la bruttezza, il degrado, la povertà e la criminalità che hanno afflitto Palermo, proponendo una visione politica lungimirante e interventi tempestivi come chiavi per la trasformazione. L’intenzione è di adottare un approccio pratico che si estenda oltre l’aspetto tecnico dell’urbanistica, trasmettendo un messaggio di speranza per le generazioni future.

Nel corso della presentazione, lo stesso autore chiarisce che il libro non è nato solamente da una sua intuizione, ma sintetizza e racconta quello che nei pochi mesi da assessore è diventato parte della sua vita quotidiana. Lucidamente si interroga sulle questioni relative a tempi e costi, giungendo ad affermare che per la completa realizzazione sarebbero necessari vent’anni e che i costi, per quanto ingenti, vadano analizzati a fronte del valore generato da queste trasformazioni. La difficoltà più grande si riscontra nel sapere quale programma d’azione seguire ogni giorno per questi vent’anni, che da un punto di vista politico significano quattro sindacature. L’unico modo per mettere in sicurezza questo programma è affidarlo alla comunità, alle imprese, ai comitati e al tessuto associativo della città.

L’ultima domanda che Maurizio Carta nel corso della presentazione si pone riguarda il destinatario del libro. Nell’ultimo capitolo afferma di averlo pensato non soltanto per la sua amministrazione o per i suoi concittadini, ma principalmente per una bambina non ancora nata. Non a caso l’altro possibile titolo del libro era “spes contra spem”. La speranza è, infatti, che quando questa bambina nel futuro lo leggerà ai suoi occhi questo libro risulti superfluo, perché tutto ciò che viene descritto e auspicato tra le sue pagine è ormai diventato reale.

Alessia Scarlata

Direttore responsabile