Corleone, il sindaco Nicolosi: “Dichiarazioni di Riina jr false e strumentali. Ne auspichiamo l’allontanamento dalla città”

“Concittadino sgradito, soggetto socialmente pericoloso. Non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò Riina e da Cosa Nostra”.

“Le dichiarazioni di ‘Salvuccio’ Riina circa una ipotetica persecuzione da parte del Comune di Corleone nei suoi confronti per il mancato rilascio del documento d’identità sono pretestuosamente false e sostanzialmente strumentali.”

“False, perché il Comune ha trasmesso la documentazione presentata per l’ottenimento della carta d’identità al ministero dell’Interno che, valutata la richiesta, provvede al rilascio della carta d’identità elettronica e la trasmette all’indirizzo del richiedente. Strumentali, anche nella sua durezza, come se volesse, gridando, trasmettere ad ipotetici seguaci un messaggio di autorevolezza e di forza tipici dell’ambiente di cui è stato parte organica e di cui non si ha notizia di allontanamento o dissociazione. È questo modo arrogante che conforta la nostra decisione di auspicarne l’allontanamento della città, perché soggetto socialmente pericoloso”. Lo afferma il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi.

Il Consiglio comunale di Corleone aveva approvato il 9 maggio scorso un ordine del giorno, presentato dal sindaco Nicolò Nicolosi e dalla giunta, con cui si auspica l’allontanamento dalla città del figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore Riina, rientrato a Corleone lo scorso 4 aprile dopo una lunga assenza, prima per detenzione e poi per altri motivi. Tra le motivazioni della richiesta, il fatto che ”Salvuccio” Riina non ha mai preso ufficialmente le distanze da Cosa nostra.

“Con l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, vogliamo nuovamente lanciare un messaggio forte e chiaro – dice il sindaco Nicolò Nicolosi: Corleone vuole smarcarsi definitivamente da un passato di mafia e malaffare, anche allontanando concittadini sgraditi, come ‘Salvuccio’ Riina, che non ha mai preso le distanze dalle azioni spregevoli del padre Totò. Il danno d’immagine che la famiglia Riina ha provocato alla città è grave e difficile da recuperare. Per fortuna c’è tanta gente che si adopera ogni giorno per il riscatto di Corleone, con il prezioso contributo delle forze dell’ordine, della scuola e della gran parte dei cittadini onesti. Il rispetto delle regole, le buone pratiche amministrative, gli spazi di libertà conquistati, sono ormai patrimonio della comunità corleonese, che non vogliamo possano essere compressi da presenze indesiderate. Ed è per questo che, sicuri di interpretare il desiderio di gran parte della cittadinanza, chiediamo il suo celere allontanamento da Corleone”.

Il 10 maggio Salvo Riina ha annunciato sulla sua pagina Facebook che “Mentre a Corleone si dibattono discorsi senza senso, io lontano da casa e da discorsi inesistenti, continuo a conseguire nuovi successi… Da poco ho firmato un nuovo contratto di cessione dei diritti di licenza biografici del mio libro Riina Family Life in lingua ungherese a breve uscita…”

 

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