Commissione Ue Ars, allarme ritardi Agenda Urbana 2104-2020, pochi progetti in dirittura d’arrivo. A rischio fondi non spesi al 31 dicembre

La commissione Ue dell’Ars oggi ha fatto il punto con i sindaci sull’iter delle iniziative di Agenda Urbana finanziabili con le risorse europee Fesr 2014/2020, da spendere entro il 31 dicembre 2023.

Il presidente della commissione: “Grande preoccupazione per i ritardi che ci trasciniamo dal governo Musumeci. Ci rivedremo il mese prossimo per capire cosa deciderà di fare il governo Schifani”.

Agenda Urbana finanzia lo sviluppo urbano sostenibile attraverso strategie che utilizzino azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane. I quattro driver di sviluppo di Agenda Urbana Sicilia sono la valorizzazione del patrimonio naturale/culturale e la competitività turistica, insieme ai tre driver strategici comuni nazionali: il ridisegno e la modernizzazione delle funzioni e dei servizi urbani; l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile, le aree ed i quartieri disagiati; l’attrazione ed il sostegno a segmenti di filiere produttive globali, favorendo la crescita di servizi avanzati.

“Solo un quarto di progetti finanziabili con le risorse europee di Agenda Urbana del Po Fesr 2104-2020 è in dirittura d’arrivo e c’è grande incertezza sulle somme che non saranno spese entro il 31 dicembre di quest’anno”.
A lanciare l’allarme oggi all’Ars è stato il presidente delle commissione Ue, il 5 stelle Luigi Sunseri, che ha convocato a Palazzo dei Normanni i sindaci delle aree interessate per fare il punto della situazione assieme al direttore del dipartimento generale alla programmazione regionale, Vincenzo Falgares, e per “sollecitare un cambio di passo e smuovere “la montagna di fondi europei che per l’ennesima volta rischia di partorire il topolino di appena qualche investimento pubblico”.
“ Al 24 aprile scorso – dice Sunseri – su Caronte erano stati caricati 157 progetti per una quota ammessa al programma di circa 230 milioni di euro. Ma solo 100 milioni ha avuto impegni giuridicamente vincolanti, mentre sono stati chiesti a rimborso alla UE poco più di 24,5 milioni di euro su 9 progetti”.
“Non possiamo – aggiunge Sunseri – che esprimere grande preoccupazione per i ritardi nella spesa dei fondi europei che ci trasciniamo dal governo Musumeci e per l’enorme incertezza per le somme che non si riusciranno a spendere entro il 31 dicembre 2023. Ci siamo dati appuntamento per il mese prossimo per capire come si comporterà il governo Schifani, anche in difformità rispetto all’esecutivo Musumeci, per mettere in salvaguardia tutti i progetti che non riusciranno ad esser realizzati entro la fine dell’anno”.

 

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