Cancelleri accolto in Forza Italia, Pellegrino replica all’ira dei M5s ma anche alle critiche da FdI

L’evento Forza Italia #versoilfuturo il 22 aprile al Teatro Politeama di Palermo è stato organizzato dal gruppo parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana per fare il punto dopo sei mesi di legislatura, mentre procede il lavoro di riorganizzazione della struttura territoriale degli azzurri in Sicilia affidato al coordinatore regionale Marcello Caruso.

La convention di Forza Italia Sicilia sabato scorso a Palermo, la prima dopo l’era Micciché, sancisce l’ingresso dell’ex viceministro M5s Giancarlo Cancelleri nel partito di Silvio Berlusconi.

Reazioni naturalmente vivaci da Conte e Cinquestelle, ma che giungono anche dai Fratelli d’Italia per le posizioni politiche nel recentissimo passato di Cancelleri. Marco Intravaia, deputato meloniano all’Ars: “Cambio di casacca sconcertante, un caso di incoerenza conclamata per i toni irriguardosi nei confronti di Berlusconi e per l’arroganza verso il governo Musumeci e della sua coalizione di cui FI faceva parte”.

Interviene per smorzare le polemiche il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino: «Attacchi ai limiti della volgarità dai Cinquestelle, stupore per le parole dell’on. Marco Intravaia».

Renato Schifani
Renato Schifani

«Forza Italia è un partito aperto, accolgo con piacere Giancarlo Cancelleri», ha dichiarato sabato scorso il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani al Teatro Politeama di Palermo. «È stato un avversario di Musumeci, ma l’ha fatto con stile. Nel suo ruolo di vice ministro e sottosegretario ha dimostrato di fare gli interessi della Sicilia». Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo in videoconferenza ha espresso il suo «benvenuto al nuovo amico».

Giancarlo Cancelleri
Giancarlo Cancelleri

«Chi non cambia mai idea non cambia mai nulla» ha dichiarato sabato Giancarlo Cancelleri. «C’è una famiglia di valori che mi può accogliere e che lo ha fatto nonostante io abbia espresso parole dure anche nei confronti di Schifani durante la campagna elettorale. Schifani ha voluto andare oltre e ha voluto tributarmi un gesto di affetto e di stima che ho apprezzato. Mi sono reso conto che probabilmente in passato ho fatto delle valutazioni errate e invece di continuare a fare degli errori ho cambiato”. Pochi giorni fa Cancelleri aveva espresso la sua disillusione verso il soggetto politico che aveva contributo a costruire, una volta «capace di fare attivismo nel territorio. Oggi il Movimento è distrutto e non ha più consensi. Voglio costruire un percorso nuovo che deve ancora trovare uno sbocco. Si aprono infinite possibilità e infinite porte, ma c’è un’unica certezza: non torno indietro rispetto ad un Movimento che non sa minimamente valorizzare le competenze che sono cresciute al proprio interno, che getta via come uno straccio vecchio persone che hanno contribuito a fondarlo facendolo diventare grande e credibile».

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Dure le reazioni. «Non voglio parlare dei singoli, dico soltanto che chi si è proposto ieri come nostro sindaco per correre a Catania, oggi lo ritroviamo a condividere la visione politica di Schifani, Dell’Utri e Cuffaro» ha commentato il presidente M5S, Giuseppe Conte. «Abbiamo fatto una buona scelta a mantenere ferma la regola dei due mandati. Mi piace oggi ricordare i tantissimi, cito Fico, Taverna, Crimi e tantissimi altri, che a dispetto della regola dei due mandati sono qui a darci una mano condividendo principi e valori per cui loro stessi hanno combattuto per anni».

»A Giancarlo Cancelleri, che finalmente ha trovato un approdo politico, auguriamo buona vita», riporta una nota diffusa dai deputati M5s all’Ars. «Giancarlo ha dato molto al Movimento, ma dal M5S ha ricevuto tutto. Se ha ricoperto incarichi prestigiosi, di certo è solo grazie al Movimento 5 Stelle. Sarebbe pertanto corretto che non sputasse sul piatto dove ha mangiato e sul Movimento che gli ha consentito di uscire dall’anonimato e di fare politica. Sulla sua collocazione finale evitiamo di fare commenti, se il partito che gli ha dato ospitalità, e in cui evidentemente si rispecchia, è il partito di Berlusconi, Dell’Utri e Schifani, la cosa si commenta da sola. E in maniera eloquente».

Alessandro Di Battista
Alessandro Di Battista

«Ricordo gli attacchi di Giancarlo Cancelleri nei miei confronti quando lasciai il Movimento 5 Stelle per quell’ignobile sostegno al governo Draghi», commenta Alessandro Di Battista. «Ricordo quando Giancarlo Cancelleri mi definiva un nostalgico, uno che non capisce la complessità della politica, uno rimasto ai tempi di Casaleggio, uno incapace di evolversi. Ebbene ora Cancelleri (che ha abbandonato il Movimento non per ragioni politiche ma solo perché non gli hanno permesso di candidarsi ancora una volta) partecipa alla convention di Forza Italia a Palermo. È forse questa l’evoluzione che non sono riuscito a comprendere? Che parabola indegna. Io mi vergognerei come un ladro al suo posto. Ma evidentemente c’è chi la vergogna proprio non la conosce come ormai non conosce la vita al di fuori dei palazzi. Che preferisce la promessa di una poltrona alla dignità personale e che ora è costretta pure a ridere alle battute di Schifani per tentare di accreditarsi un po’».

Marco Intravaia
Marco Intravaia

Critiche anche da destra. Marco Intravaia, deputato di Fratelli d’Italia all’Ars: «Il cambio di casacca di Giancarlo Cancelleri da “apriscatole” ex viceministro grillino a Forza Italia è francamente sconcertante. È vero che soltanto gli sciocchi non cambiano idea, ed è legittimo aderire ad un altro partito, ma questo è un caso di incoerenza conclamata: per i toni irriguardosi con cui si è espresso nei confronti di Berlusconi e dei vertici del partito che ora lo ospita, per l’arroganza e la mancanza di galateo istituzionale con cui si è posto nei confronti del governo Musumeci e della sua coalizione, di cui Forza Italia faceva parte. Più che di parabola politica siamo di fronte al più elementare opportunismo che contribuisce ad allontanare i cittadini dalle istituzioni».

Stefano Pellegrino
Stefano Pellegrino

Una decisa replica alla critiche sull’ingresso di Cancelleri tra gli Azzurri giunge dal capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino: «Non siamo stupiti per gli attacchi ai limiti della volgarità che stanno arrivando da parte del gruppo dirigente del Movimento 5 Stelle, evidentemente spaventato dal significato del passaggio a Forza Italia di Giancarlo Cancelleri, rispetto all’attrattività del nostro partito e rispetto alla libertà di pensiero che proprio in quel “Movimento” si è tentato di impedire.
Stupisce piuttosto la cultura giustizialista espressa dalle parole di Giuseppe Conte, che pure prima della sua avventura politica era un avvocato; sono ulteriore segno del nervosismo che regna in questo momento nel “Movimento” e della sua incapacità di essere attrattivo rispetto a chi vuole impegnarsi per la Sicilia. Ci sembra quasi di vedere la classica volpe che incolpa l’uva della propria incapacità.
Non nascondiamo invece lo stupore per le parole del collega Marco Intravaia, che sembra dimenticare il gruppo parlamentare “Attiva Sicilia verso Diventerà Bellissima” costituito all’ARS nella precedente legislatura sotto l’egida del Presidente Musumeci. Gruppo parlamentare di cui facevano parte 4 deputati eletti nel Movimento Cinque Stelle (Elena Pagana, Sergio Tancredi, Matteo Mangiacavallo e Angela Foti) tutti poi passati proprio nel partito di Intravaia e tutti non rieletti all’ARS. All’amico Intravaia suggerisco più attenzione nel giudicare “sconcertanti” i cambi di partito, visto che rischia di insultare anche coloro con cui sta tutt’ora condividendo il proprio percorso politico».

 

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