Regionali, stallo contrattazioni. Cobas-Codir: “Aran delegittimata, governo nomini nuova composizione, altrimenti stato di agitazione”

Cobas-Codir: “Nessuna certezza su modalità, date e reali intenzioni del nuovo governo di volere affrontare importanti riforme come la riclassificazione del personale”.

A ulteriori ritardi, il COBAS-CODIR in una nota annuncia che risponderà proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale, poi di attenersi esclusivamente alle proprie mansioni, provocando la paralisi di tutte le attività amministrative.
Nella giornata di ieri, l’ARAN Sicilia, nella persona del commissario straordinario Accursio Gallo – prosegue la nota del sindacato -, ha convocato una riunione sindacale con all’ordine del giorno il contratto giuridico ed economico del comparto non dirigenziale. “Nel corso dell’incontro, però, come temuto dal COBAS-CODIR, non c’è stata alcuna reale novità circa il grave stallo in cui versano le contrattazioni relative ai due trienni contrattuali scaduti ma anzi si è assistito ad una sorta di melina programmatica, senza alcuna certezza su modalità, date e reali intenzioni del nuovo governo di volere affrontare importanti riforme come la riclassificazione del personale e la restituzione di una dignità economica ormai smarrita da diversi lustri.”

“Il COBAS-CODIR ha, da subito, denunciato la gravissima situazione in cui versa l’Amministrazione regionale e ha manifestato la necessità della nomina di una nuova Aran, nel pieno delle proprie funzionalità e che rappresenti la discontinuità rispetto al recente passato da dimenticare, in cui l’Agenzia negoziale non ha saputo o non è stata o non è voluta essere in grado di rappresentare un organo di mediazione vero tra le organizzazioni sindacali e il governo regionale pro-tempore.”

“Per manifestare il proprio dissenso contro lo status quo, fortemente provocatorio, il COBAS-CODIR ha inscenato, seduta stante, un ‘flash mob’ con una occupazione simbolica dell’ARAN Sicilia. L’azione ha voluto rappresentare una manifestazione di dissenso esclusivamente nei confronti di una Aran Sicilia ritenuta a questo punto delegittimata e non in grado di contrattare sia per mancanza di mandato da parte del nuovo governo e sia, conseguentemente, per l’assenza di nuove direttive utili per: fare la riclassificazione di tutto il personale in un nuovo sistema classificatorio; garantire un dignitoso contratto 2019/2021 non ancora sottoscritto; avviare le trattative del nuovo contratto 2022/2024 del comparto e della dirigenza già in ritardo.
Per queste semplici ma irrinunciabili ragioni il COBAS-CODIR dicendo basta, chiede con forza al Governo la nomina di una nuova ARAN Sicilia nel pieno delle proprie funzionalità, oltre al contestuale invio di nuove direttive che rappresentino la chiave di volta per la risoluzione definitiva delle annose problematiche giuridiche ed economiche di tutto il personale regionale.

A ulteriori ritardi, il COBAS-CODIR risponderà proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale e, successivamente, mobiliterà tutti i lavoratori in tutti gli uffici regionali al fine di attenersi esclusivamente alle proprie mansioni, dimostrando, con la paralisi di tutte le attività amministrative, che il ricorso allo sfruttamento in mansioni superiori è una pratica che va immediatamente cessata attraverso un serio riassetto dell’ordinamento economico e giuridico di tutti i lavoratori, dirigenti compresi.

Ai politici che, invece, si stanno prendendo giuoco dei dipendenti esasperati attraverso false promesse e finte soluzioni diciamo intanto che – se hanno veramente a cuore la situazione economica dei lavoratori – facciano il gesto concreto di cui hanno il pieno potere, come già avvenuto a livello nazionale, modificando ope legis le indennità di amministrazione equiparandole a quelle dei colleghi del Comparto Ministeri cui la Regione Siciliana si fa riferimento.”

 

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