Riforma province Sicilia, governo regionale avvia confronto con parti sociali
Prende il via il confronto tra il governo regionale e le parti sociali sul ddl Ars di riforma degli enti locali intermedi di area vasta.
Reintroduzione delle Province in Sicilia, l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina ha incontrato, lo scorso giovedì 23 marzo a Palermo, i sindacati che hanno firmato l’accordo nazionale per l’istituzione degli enti intermedi, per un confronto sui contenuti del disegno di legge regionale di iniziativa governativa.
Il ddl, ispirato ai principi della Carta europea delle autonomie locali, prevede l’elezione a suffragio universale sia del presidente sia del Consiglio ed è data particolare attenzione, in termini di rappresentatività, alle quote di genere sia nella composizione delle liste che della giunta. Come previsto dalla normativa nazionale, rimangono confermate le tre Città metropolitane di Palermo, Messina e Catania, alle quali si aggiungono le sei Province che andranno a sostituire gli attuali Liberi consorzi di Comuni. Le funzioni rimangono quelle attualmente attribuite dalla legge.
«Questo incontro – ha evidenziato l’assessore Messina – vuole essere un primo momento di interlocuzione con le parti sociali sul testo predisposto dal governo Schifani. Siamo certi che un processo condiviso e partecipato possa portare alla definizione, nell’interesse dei territori, delle migliori norme possibili sulla reintroduzione della Province nella nostra regione. Il disegno di legge regionale, che è già stato approvato dalla giunta e trasmesso all’Assemblea regionale per l’iter parlamentare, è condizionato dall’abrogazione della legge nazionale “Delrio” (la n. 56 del 2014) che ha riformato la materia degli enti locali ridefinendo il sistema della rappresentanza nelle ex Province con elezioni di secondo livello».
I rappresentanti regionali dei sindacati del comparto presenti, Nicola Scaglione (Csa-Cisal), Paolo Montera (Cisl Fp) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil), nel considerare con favore il dialogo avviato dall’esecutivo regionale, hanno espresso all’assessore l’esigenza di prestare attenzione alla situazione del personale delle ex Province che, dopo l’entrata in vigore della legge Delrio, ha subito un processo di riduzione costante, tale da mettere a rischio l’operatività degli stessi enti territoriali di area vasta.