Cucina italiana candidata a patrimonio UNESCO, l’annuncio dei ministri all’Agricoltura Lollobrigida e alla Cultura Sangiuliano.
Un’iniziativa che riguarda 140 milioni di italiani, 60 che vivono in Italia e 80 all’estero e intende sostenere il valore universale della cultura gastronomica del nostro Paese.
Annunciata a nome del governo dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano la candidatura UNESCO della cucina italiana alla lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
«Cucina italiana significa promuovere l’idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari», ha detto il ministro Sangiuliano.
«Vogliamo rilanciare la nostra Italia nel mondo, valorizzando quel patrimonio che abbiamo in tutti i settori – ha detto Lollobrigida – Dobbiamo solo saper raccontare, difendere e proteggere le nostre eccellenze, che rappresentano un valore aggiunto per la nostra Nazione».
In Italia cucinare è un mosaico di tanti saperi locali, un’espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette tra generazioni. È anche una forma di tutela della biodiversità, basata sul non sprecare nulla e sui prodotti stagionali dei vari territori. La cucina italiana fa parte della storia e dell’identità nazionale ed è un patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono al di fuori del Paese e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.
Il dossier verrà ora trasmesso dal Ministero degli Esteri all’Unesco e inizierà l’iter di valutazione che dovrebbe concludersi entro dicembre 2025