Crisi vino, riunione Cia Sicilia con aziende del settore. Il presidente Scardino: «Subito tre linee di aiuto pubblico e serio piano vitivinicolo regionale»

Distillazione, stoccaggio, vendemmia verde: queste le tre linee di intervento emerse dalla riunione promossa da Cia Sicilia per tonificare il mercato vitivinicolo ed arrivare alla prossima campagna 2023-2024 con poche giacenze.

Distillazione, una pratica che non distrugge il prodotto ma lo destina alla produzione di alcol per disinfettanti; stoccaggio dei vini, un contributo erogato affinché fino all’espletamento dei controlli finali di chiusura dello stoccaggio, il prodotto oggetto della misura (il vino stoccato) rimanga nei vasi vinari comunicati all’atto della domanda; vendemmia verde, la distruzione dei grappoli non ancora giunti a maturazione a fronte di un sussidio per la mancata produzione, in funzione della superficie vitata.

«Distillazione di crisi che sia praticata con prezzi congrui affinché vengano tolti dal mercato parecchi ettolitri di vino – spiega Graziano Scardino, presidente della Cia Sicilia -; stoccaggio dei vini, con una dotazione finanziaria adeguata al fine di poter esaudire un maggior numero di richieste, questo per dare liquidità alle cantine in attesa di una ripresa del mercato; vendemmia verde diretta alle aziende agricole che, fatta in maniera selettiva e parziale, permetterebbe di diminuire un po’ la produzione ed immettere liquidità direttamente alle aziende agricole». Sono queste le tre linee di intervento emerse nel corso di un incontro nella sede della CIA Sicilia tra il gruppo dirigente della confederazione e aziende del settore per discutere delle attuali problematiche legate al mondo del vino, alla crisi del mercato e al fine di individuare possibili misure per tonificare il mercato vitivinicolo ed arrivare alla prossima campagna 2023-2024 con poche giacenze. Il presidente della Cia Sicilia Graziano Scardino evidenzia il fatto che anche la Francia sta adottando misure analoghe a quelle indicate dagli operatori di settore siciliani ed il governo francese ha reso disponibili 160 milioni di euro a favore del mondo vitivinicolo. Cia Sicilia e le aziende del settore presenti alla riunione chiedono un intervento istituzionale regionale “affinché si faccia fronte comune sulle misure da adottare anche nei confronti del ministero dell’Agricoltura per salvaguardare le produzioni vitivinicole della Sicilia. Occorre iniziare – auspica Scardino – un percorso al fine di redigere un serio ed attuale piano vitivinicolo regionale, per un concreto e reale sviluppo del comparto”.

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