In mostra un reportage fotogiornalistico sull’iniziativa di solidarietà resa possibile dalla raccolta di tappi di plastica
Un progetto della giornalista Marta Genova con le fotografie di Antonino Costa. L’opening è domenica 19 febbraio alle ore 18, presso lo Spazio Mediterraneo di Legambiente Sicilia ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Visitabile fino al 17 marzo.
Una mostra su un reportage fotogiornalistico che documenta gli effetti concreti e tangibili di una semplice e buona pratica ecologica: la raccolta dei tappi di plastica. Nasce dall’idea progettuale della giornalista Marta Genova con le fotografie di Antonino Costa. Intitolata “Open Caps. Dalla Sicilia al Sud Sudan, una storia di sostenibilità ambientale e sociale”, si terrà presso lo Spazio Mediterraneo di Legambiente Sicilia dal 19 febbraio al 17 marzo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo.
Attraverso trenta fotografie si racconterà una storia che parte dall’oratorio di Villaciambra, una piccola località tra Monreale e Altofonte in provincia di Palermo, che da anni porta avanti l’iniziativa della raccolta dei tappi coinvolgendo le famiglie della diocesi di Monreale e le scuole, e alla quale aderiscono anche alcune realtà parrocchiali della città di Palermo. Attraverso l’opera e l’iniziativa “borse di studio” dei missionari comboniani, si arriva fino a Juba, capitale del Sud Sudan, paese martoriato dalla guerra, dalla fame e dalle malattie. Effetti concreti, ma soprattutto positivi, che si diffondono (anche) fino a 5mila chilometri di distanza: il primo nell’immediato, sull’ambiente, perché tonnellate di tappi raccolti vuol dire tonnellate di plastica in meno nel nostro habitat e il secondo legato all’aspetto sociale. A Juba, capitale del Sud Sudan, alcune ragazze e ragazzi possono studiare e diplomarsi grazie a delle borse di studio finanziate proprio dalla vendita di questi tappi ad un’azienda siciliana che li ricicla. Per questi giovani l’unica speranza di un futuro è l’istruzione che proprio in questo paese è ai livelli più bassi su scala mondiale. Open Caps documenta tutto questo, dalla Sicilia al Sud Sudan, da Villaciambra alla scuola di Juba in cui la giornalista e il fotografo sono andati per poter poi mostrare il risultato concreto e tangibile della solidarietà della gente e di azioni di sostenibilità ambientale.
La realizzazione del reportage si è potuta concretizzare grazie al sostegno dell’associazione Caramella Smile, un’organizzazione italiana di volontariato fatta da medici e chirurghi che operano in Etiopia con un progetto per la diagnosi e le cure di malformazioni cranio facciali e di cui fa parte anche il medico palermitano Antonio Puccio, che, venuto a conoscenza del lavoro fotografico, della volontà di voler partire per il Sud Sudan ma delle difficoltà economiche che questo comportava, si è offerto di sostenere la spesa per i biglietti aerei.
Opening domenica 19 febbraio alle ore 18, con un breve momento di presentazione iniziale. Saranno presenti i volontari dell’Oratorio Don Bruno Di Bella, il presidente Francesco e Tore Pastore e Fratel Claudio Parotti, missionario comboniano. Al termine sarà offerto un piccolo rinfresco.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.

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