Mario Francese, 44° anniversario dell’uccisione del cronista che mise in luce gli affari del clan dei corleonesi
Per ricordare Mario Francese, assassinato il 26 gennaio del 1979 sotto la sua abitazione al ritorno dal lavoro al Giornale di Sicilia, l’Associazione siciliana della stampa ha organizzato una cerimonia commemorativa questa mattina in viale Campania.
“In questi giorni che viviamo con particolare emozione per la cattura proprio a Palermo di Matteo Messina Denaro, non possiamo non ricordare che Francese fu il primo a scrivere della presenza ormai preponderante della cosca corleonese all’interno di Cosa nostra e dell’assalto a Palermo. E per questo venne assassinato – ha detto il segretario regionale Assostampa Sicilia Giuseppe Rizzuto, ricordando la sentenza di Cassazione che condanna per quell’omicidio Leoluca Bagarella, come esecutore materiale, e il capo della cupola Totò Riina.
«I giornalisti siciliani – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Palermo – hanno pagato un pesante tributo alla lotta alla mafia. Ricordare Mario Francese è un atto doveroso per mantenere viva la memoria di un uomo che ha onorato fino alla fine la sua professione e che ha unito grande capacità d’inchiesta con immenso coraggio e dirittura morale in un’epoca, quella a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, nella quale la compromissione tra società civile e malaffare ha consentito alla mafia di prosperare. Oggi, è anche grazie al suo esempio e dei tanti cronisti caduti per mano criminale, che la mafia cede sotto i colpi dell’azione efficace e costante delle forze dell’ordine».
Presenti alla commemorazione il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, e il presidente del Tribunale Antonio Balsamo, mentre per il questore Leopoldo Laricchia è intervenuto il vicario Luca Vattani. Hanno partecipato alla cerimonia il comandante provinciale dei carabinieri, generale di brigata Giuseppe De Liso, il comandante regionale della guardia di finanza, generale di brigata Cosimo di Gesù, il comandante provinciale di Palermo della guardia di finanza, generale Domenica Napolitano e il comandante provinciale dei vigili del fuoco, l’ingegner Sergio Inzerillo.
«A 44 anni dalla sua morte, si rinnova oggi il ricordo del giornalista Mario Francese, assassinato da killer mafiosi la sera del 26 gennaio 1979 – ha dichiarato in una nota il sindaco Roberto Lagalla -. Con grande professionalità e con coraggio, Francese fu uno dei primi cronisti a mettere in luce gli affari del clan dei corleonesi e con i suoi articoli seppe lucidamente portare avanti importanti inchieste sulla mafia. Anche grazie al contributo di cronisti come lui, è stato possibile fare passi avanti nella lotta alla mafia. Mi auguro che la passione giornalistica e la ricerca della verità che hanno contraddistinto l’operato di Mario Francese possano rimanere un esempio per tanti giovani che si avvicinano oggi alla professione».