Problematiche su proroga personale Covid sanità pubblica. Calderone: “Adotterò ogni necessaria iniziativa parlamentare di tutela”
Segnalate difformità nell’applicazione della circolare dell’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, e del dirigente generale della Pianificazione strategica Mario La Rocca, su proroghe e assunzioni di un bacino di circa 9 mila persone complessivamente coinvolte a vario titolo nell’emergenza Covid.
La circolare prevede la proroga fino al 30 giugno di quest’anno per il personale impegnato all’interno delle Usca “fatte salve ulteriori disposizioni di proroga, valutate la permanenza delle esigenze di questo personale in esito a una ricognizione del fabbisogno che tenga conto della casistica e del bisogno di assistenza domiciliare nei termini previsti dalla normativa vigente”.
Il provvedimento stabilisce quindi assunzioni a tempo indeterminato dal primo luglio di quest’anno, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, nelle Aziende sanitarie per il personale sanitario e gli operatori socio-sanitari che abbiano maturato al 30 giugno di quest’anno alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Disposte prove selettive per i sanitari e socio-sanitari contrattualizzati con procedure diverse da quelle concorsuali, e altre prescrizioni, anche per il personale di profilo non sanitario impiegato nell’emergenza Covid.
Intanto oggi si ha notizia che a Palermo, nel presidio allestito davanti all’ingresso dell’Istituto zooprofilattico, 23 operatori, tra biologi, tecnici di laboratorio e veterinari, non hanno avuto alcun rinnovo. Al loro posto è stato inviato dall’Asp altro personale per garantire continuità.
Sulla vicenda è già intervenuto negli scorsi giorni il capogruppo di Forza Italia all’ARS, Tommaso Calderone: «Dopo la riunione che si è tenuta ieri in tarda mattinata in relazione alla proroga del personale assunto per la emergenza Covid, ho appreso attraverso un’interlocuzione con le strutture apicali che ci sarà una proroga di 15 giorni per tutte le categorie, così come da me richiesto. Nelle more verranno effettuate le verifiche sul fabbisogno dagli Uffici Legali e non in via approssimativa e senza regole.
Oggi si rincorrono ancora voci obiettivamente “strane”, secondo cui non tutto il personale verrebbe prorogato ma soltanto qualche categoria in particolare. Seguo e seguirò con attenzione massima la vicenda presso gli organi competenti per avere ogni chiarimento.
Ovviamente adotterò ogni iniziativa parlamentare che si dovesse ritenere necessaria, a tutela di tante donne e tanti uomini che sono stati e sono indispensabili per la tutela della salute pubblica».