Pnrr Sanità. Casa di comunità in via Messina Marine, Caronia: “Intervento importante per Palermo”
Una “Casa di comunità” in quello che era un tempo lo stabilimento della ex Agrumaria, vicino lo Stand Florio, in via Messina Marine.
L’intervento nella zona sud di Palermo è inserito nella pianificazione dei fondi del PNRR per la sanità, presentata in Commissione Sanità all’ARS.
A chiedere con forza la realizzazione di un presidio sanitario di base in quella zona della città era stata Marianna Caronia che nei giorni scorsi aveva sottolineato “l’assenza di strutture pubbliche in una delle aree più popolose della città, nonostante la disponibilità di tanti edifici pubblici che con i fondi del PNRR possono essere riqualificati per un utilizzo sociale.”
Nelle Case di comunità sono previsti dai 10 ai 15 ambulatori, con una presenza 24 ore al giorno di medici (da 30 a 35), infermieri (almeno 8), tecnici ed amministrativi.
Nel piano presentato dall’assessore Ruggero Razza è stato inserito uno stanziamento di circa 4 milioni di euro per il recupero della struttura che versa in uno stato di grave degrado.
L’edificio, di proprietà del Demanio e sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza, è stato costruito nel 1915, ed è stato sede di una fabbrica estrattiva di succhi d’agrumi, in prossimità della vecchia linea ferroviaria fra Palermo e Corleone.
Soddisfazione per questa previsione è stata espressa, oltre che da Caronia, anche dal capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda che ha fortemente sostenuto il progetto con la deputata regionale: “il PNRR è certamente lo strumento principale – affermano Caronia e Gelarda – per far uscire finalmente Palermo e la Sicilia da una condizione di cronica carenza di strutture sanitarie ed è importante che la pianificazione tenga conto delle esigenze di tutti i territori, inclusi le periferie delle grandi aree urbane. Per i quartieri della costa sud da Sant’Erasmo allo Sperone, da Brancaccio fino ad Acqua dei Corsari, la nuova Casa di Comunità sarà un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria di prossimità.”
La Sicilia, con quasi 800 milioni di euro (oltre 797) è la terza regione in Italia per fondi PNRR stanziati nel campo della Sanità dopo Lombardia (1.193 milioni) e Campania (916 milioni) e prima del Lazio (681 milioni).
Entro il 30 giugno 2022 va firmato il CIS (Contratto Interistituzionale di sviluppo) con il Ministero della Sanità.
Ecco, nel dettaglio, le quote di finanziamento per la Sanità dal Piano di Ripresa e Resilienza, destinati all’Isola:
– 216 milioni per 146 “Case della comunità”;
– 16,8 milioni per “Interconnessione aziendale e divide”;
– 96,4 milioni per 39 ospedali di comunità (riconversione di attuali o nuovi);
– 139,8 milioni per Ammodernamento del parco tecnologico e digitale – Digitalizzazione;
– 114,6 milioni per Ammodernamento del parco tecnologico e digitale – Grandi apparecchiature;
– 201,1 milioni per nuovi progetti di sicurezza e sostenibilità degli ospedali;
– 2,9 milioni per strumenti digitali per l’interconnessione nazionale;
– 7,5 milioni per la formazione di 11.700 operatori sanitari.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.