Tonno rosso, Basciano (AGCI Pesca Sicilia): “Nel Ddl in Senato quota indivisa a chi è già autorizzato a cattura pescespada”

Le nuove norme che riguardano la pesca del tonno rosso sono contenute nel ddl 2300 in discussione al Senato.

AGCI Pesca Sicilia sottolinea che l’attribuzione della quota indivisa assegnata all’Italia va riservata ai pescatori già autorizzati ad usare il palangaro per la pesca del pescespada.

Pesca del tonno nel mediterraneo, il DDL 2300 attualmente in discussione al Senato dopo essere stato approvato dalla Camera dei deputati il 22 giugno 2021, riporta tra le varie importante misure, all’art 17 la disposizione che “il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali stabilisce i termini e le modalità di ripartizione del contingente di cattura del tonno rosso assegnato all’Italia dall’Unione europea, in funzione del principio di trasparenza e della necessità di incentivare l’impiego di sistemi di pesca selettivi e aventi ridotto impatto sull’ecosistema, secondo le disposizioni dell’articolo 8 del regolamento (UE) n. 2016/1627 del Parlamento europeo, del 14 settembre 2016”, in base ai seguenti criteri: “a) trasparenza e oggettività nell’individuazione delle quote assegnate ai diversi sistemi di pesca; b) aumento della quota indivisa, al fine di favorire l’accesso alla risorsa da parte degli operatori, singoli o associati, che ne sono privi, attraverso metodi di distribuzione per aree geografiche e temporali idonei a garantire la fruibilità durante l’anno solare e in modo tendenzialmente uniforme in tutti i compartimenti marittimi, tenendo conto delle caratteristiche delle flottiglie da pesca”.

“Questo non può, sia pure all’interno della sua vaghezza”, afferma Giovanni Basciano, responsabile AGCI Pesca Sicilia, “che significare che verrà data quota a tutte quelle imbarcazioni dedite alla pesca con il palangaro derivante (LLD), quelle cioè che pescando il pesce spada per cui sono autorizzate pescano occasionalmente esemplari di tonno di cui come è noto ormai è il nostro mare e ritornato ad essere ricco. In questo modo si riporta legalità e serenità tra gli operatori di una attività di cattura che sia pure rivolta ad una altra specie target, il pescespada, ha in questi anni mortificato la pesca di tante imbarcazioni italiane ed in particolare siciliane che sono state mortificate per l’accidentalità delle catture di tonno rosso.

Ora va però con forza ribadito ai differenti gruppi politici che questa attribuzione indivisa deve essere dedicata esclusivamente alle imbarcazioni autorizzate alla pesca del pescespada con l’attrezzo del palangaro (LLD)”.

 

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