Sindacati siciliani incontrano l’assessore all’Agricoltura Scilla sulla riforma della modalità d’impiego dei lavoratori forestali nel territorio

Fruttuoso incontro ieri tra l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla e i sindacati di categoria firmatari del contratto, Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Ugl, in cui a rappresentare i lavoratori erano Tonino Russo, Pierluigi Manca, Nino Marino , Giuseppe Messina e Franco Arena.

Sembra si consolidino le condizioni per giungere alla tanto attesa riforma delle modalità d’impiego dei lavoratori del settore Forestale.

Il progetto della Regione per la “riforma dei forestali” adesso c’è nero su bianco, dicono i rappresentanti dei lavoratori, e potrà essere messa in atto dopo la valutazione della Giunta regionale.
I sindacati al tavolo con l’assessore Toni Scilla hanno ribadito l’obiettivo di formare due soli contingenti, cioè la fascia OTI ove transiteranno gli attuali lavoratori che svolgono 151 giorni lavorativi, e un altro contingente di 181 o 151 giornate, in cui transiteranno gli attuali lavoratori che svolgono 151 e 78 giornate l’anno. Una presenza più attiva sul territorio che preveda di svolgere anche mansioni al di fuori del settore boschivo. I sindacati confederali hanno avuto il consenso di 213 amministrazioni comunali della Sicilia per l’iniziativa “Sveglia Regione” dello scorso anno, in relazione alla quale i sindaci hanno ribadito che l’utilizzo dei forestali nei loro Comuni è un’ottima iniziativa per far fronte alla carenza di operai nei loro organici.

I sindacati, in seguito all’emanazione del “decreto Sostegni”, sono impegnati attualmente nel riconoscimento di aiuti specifici anche per l’agricoltura e la pesca, settori rimasti ai margini delle misure attivate dal governo, e le manifestazioni davanti le prefetture regionali saranno un invito a riconoscere l’importanza di concrete misure di sostegno per i lavoratori che aspettano un aiuto economico organico, indispensabile in questo periodo di pandemia per le loro famiglie. La perdita di migliaia di giornate lavorative in agricoltura giustifica l’introduzione del bonus per gli stagionali, insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza, in aggiunta al riconoscimento della cassa integrazione stabile nella pesca e la garanzia per gli operai rurali nelle zone colpite da calamità naturale.

 

ilGaz.it

Direttore responsabile