PNRR non prevede Ponte sullo Stretto, Matilde Siracusano vota alla Camera contro risoluzione sostenuta da Governo Draghi
Il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini ha chiesto alla “Commissione ministeriale sull’attraversamento stabile e veloce dello Stretto di Messina”, una valutazione su tutte e tre le possibile tipologie di intervento.
La Commissione dovrà valutare se e quali opere e interventi possano essere realizzati alle condizioni previste dal PNRR: sia il ponte, che quelle meno costose del tunnel e della cosiddetta “opzione zero”, cioè solo il rafforzamento delle linee di traghetto e le infrastrutture portuali, stradali e ferroviarie che permettano la velocizzazione del trasporto via mare.
Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia che sostiene la realizzazione del progetto del ponte ad unica campata del 2010, ribatte alle obiezioni secondo le quali possono essere finanziate con il PNRR, il Recovery Plan italiano, solo le opere che possono essere realizzate entro il 2026. La deputata propone che con i soldi del Recovery Plan si potrebbero finanziare le opere a terra, quelle compensative o quelle relative alla riqualificazione delle sponde del reggino e del messinese. Mentre per completare l’opera (l’attraversamento) si potrebbero sfruttare i Fondi di sviluppo e coesione e quelli strutturali Ue.
Inoltre, sottolinea la Siracusano, non è detto che il progetto del ponte aggiornato alla luce dei progressi tecnologici non si riesca a completare in 5 anni. Infine, afferma la parlamentare, per il ponte sullo Stretto, opera strategica per l’Europa, sarebbe una strada percorribile negoziare una deroga, solamente per il 5% delle risorse previste.
“In Commissione Trasporti a Montecitorio, il testo del parere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza è stato migliorato, e in un paragrafo, nella parte riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina, si chiede alla Commissione ministeriale, istituita dall’ex ministra Paola De Micheli, di esprimersi nell’immediato in merito al collegamento stabile e veloce tra Sicilia e Calabria, in modo da consentire al governo di prendere una decisione prima della trasmissione del Pnrr all’Ue”. Lo afferma in una nota Matilde Siracusano.
“Nonostante questa sintesi, raggiunta anche con l’importante lavoro di mediazione delle colleghe Prestigiacomo e Bartolozzi, i siciliani non possono accettare ancora tentennamenti sulla necessità di realizzare un’opera strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno a fronte di un progetto definitivo e cantierabile già esistente. Personalmente, da neo componente della commissione Trasporti, ho votato contro il parere, in dissenso dal mio gruppo – che ringrazio per la sensibilità manifestata e per il grande lavoro svolto – perché ritengo il testo non pienamente soddisfacente. Ringrazio la presidente della Commissione Paita e la relatrice Bruno Bossio, ma serviva un segnale ancor più preciso ed esplicito da parte del Parlamento. Il compromesso di ieri è un buon traguardo rispetto alla resistenza invalicabile del Movimento Cinque Stelle, ideologicamente contrario all’opera, ma siamo ancora lontani da un punto di caduta soddisfacente per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”.
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