Sottosegretari, viceministri e ministri, siciliani grandi assenti dal governo Draghi
Il governo di Mario Draghi è formato da 23 ministri e 40 sottosegretari. Su 63 membri (più lo stesso presidente Draghi) nessun siciliano ministro o viceministro, soltanto quattro sottosegretari, per giunta due solo anagraficamente.
In effetti solo due sottosegretari sono stati eletti in Sicilia, il nisseno Giancarlo Cancelleri e la messinese Barbara Floridia, mentre il palermitano Manlio Di Stefano e Giorgio Mulè, nato a Caltanissetta, vivono da molti anni al Nord (votati rispettivamente nei collegi di Lombardia e Liguria). I primi tre sono stati espressi dal Movimento 5 Stelle e il quarto da Forza Italia.
Il consiglio dei ministri ha approvato la nomina di 39 sottosegretari: 19 donne e 20 uomini, che si aggiungono ai 23 ministri e al sottosegretario Roberto Garofoli nominati lo scorso 12 febbraio. In seguito sarà nominato il sottosegretario con delega allo Sport.
Sono stati nominati sei viceministri (2 M5s, uno ciascuno a Pd, FI, Iv e Lega) e 33 sottosegretari (9 M5s, 8 Lega, 5 Forza Italia, 5 Pd, 1 di Italia viva, 1 Centro democratico, 1 +Europa, 1 Leu, 1 Nci).
“Ho assoluta fiducia nella ministra per il Sud, Mara Carfagna, che, ne sono certo, si adopererà a favore del Meridione d’Italia”, ha dichiarato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. “Però, la mancanza di sottosegretari siciliani nella squadra di governo mi preoccupa molto, specialmente nella fase in cui si dovranno assegnare le risorse europee del Recovery plan”.
La differenza tra viceministri e sottosegretari è disciplinata dalla Legge 23 agosto 1988, n.400.
I sottosegretari di Stato sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare, sentito il Consiglio dei ministri. I sottosegretari coadiuvano il ministro ed esercitano i compiti ad essi delegati con decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Fermi restando la responsabilità politica e i poteri di indirizzo politico dei Ministri, a non più di dieci sottosegretari può essere attribuito il titolo di vice ministro, se ad essi sono conferite deleghe relative ad aree o progetti di competenza di una o più strutture dipartimentali ovvero di più direzioni generali. In tale caso la delega, conferita dal Ministro competente, è approvata dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri.
I sottosegretari di Stato possono intervenire, quali rappresentanti del Governo, alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari, sostenere la discussione in conformità alle direttive del ministro e rispondere ad interrogazioni ed interpellanze.
I vice ministri possono essere invitati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Ministro competente, a partecipare alle sedute del Consiglio dei Ministri, senza diritto di voto, per riferire su argomenti e questioni attinenti alla materia loro delegata.
Ecco la lista completa dei sottosegretari del governo Draghi, con i relativi ministri e viceministri per dicastero.
Rapporti con il Parlamento: Deborah Bergamini (FI) e Simona Malpezzi (PD)
Il ministro è Federico d’Incà (M5S).
Servizi segreti e alla sicurezza: Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Sud e Coesione territoriale: Danila Nesci (M5S)
La ministra è Mara Carfagna (Forza Italia).
Innovazione tecnologica: Assuntela Messina (Pd)
Il ministro è Vittorio Colao.
Affari Europei: Vincenzo Amendola (Pd) è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari europei. Amendola era, nel Conte-bis, ministro agli Affari europei.
Editoria: Giuseppe Moles (FI), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Coordinamento della Politica economica: Bruno Tabacci (Centro democratico), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Ministero degli Esteri: Marina Sereni (Pd) è la nuova viceministra; Manlio Di Stefano (M5S) e Benedetto Della Vedova (+Europa) i nuovi sottosegretari.
Il ministro è Luigi Di Maio (M5S).
Ministero dell’Interno: Nicola Molteni (Lega), Ivan Scalfarotto (Italia viva) e Carlo Sibilia (M5S).
La ministra è Luciana Lamorgese.
Ministero dell’Economia: Laura Castelli (M5S) è viceministro; Claudio Durigon (Lega), Maria Cecilia Guerra e Alessandra Sartore i sottosegretari.
Ministro dell’Economia è Daniele Franco.
Sviluppo economico: viceministri sono Gilberto Pichetto Fratin (FI) e Alessandra Todde (M5S); Anna Ascani (Pd) è sottosegretaria.
Il ministro dello Sviluppo Economico è Giancarlo Giorgetti.
Ministero della Giustizia: Anna Macina (M5S) e Francesco Paolo Sisto (FI).
La ministra della Giustizia è Marta Cartabia.
Ministero della Difesa: Giorgio Mulè (FI) e Stefania Pucciarelli (Lega).
Il Ministro della Difesa è Lorenzo Guerini.
Politiche agricole: Francesco Battistoni (Forza Italia) e Gian Marco Centinaio (Lega).
Il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali è Stefano Patuanelli (M5S).
Transizione ecologica: Ilaria Fontana (M5S) e Vannia Gava (Lega).
Il ministro è Roberto Cingolani.
Infrastrutture e trasporti: I viceministri sono Teresa Bellanova (Italia viva) e Alessandro Morelli (Lega); Giancarlo Cancelleri (M5S) è sottosegretario.
Il ministro è Enrico Giovannini.
Lavoro e politiche sociali: Rossella Accoto (M5S) e Tiziana Nisini (Lega).
Il ministro del lavoro e delle politiche sociali è Andrea Orlando (Pd).
Ministero dell’Istruzione: Barbara Floridia (M5S) e Rossano Sasso (Lega).
Il ministro è Patrizio Bianchi.
Ministero dei Beni culturali: Lucia Borgonzoni (Lega).
Il ministro per i beni e le attività culturali è Dario Franceschini (Pd).
Ministero della Salute: Pierpaolo Sileri (M5S) e Andrea Costa (NcI).
Il ministro è Roberto Speranza (LeU).