Cultura Palermo, 90 mln dal CIS-MiBACT per la riqualificazione e la rigenerazione del centro storico
Tanti importanti interventi per il patrimonio architettonico e 2,5 mln per il sostegno alle imprese di servizi culturali e all’industria creativa.
Sottoscritto in modalità telematica, al termine del Tavolo istituzionale di coordinamento convocato e presieduto dal sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Anna Laura Orrico (M5s), il CIS-Contratto Istituzionale di Sviluppo “Palermo-Centro Storico”.
Il progetto integrato per la riqualificazione e la rigenerazione del centro storico di Palermo prevede interventi per 90 milioni di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, nell’ambito del Piano Operativo Cultura e Turismo 2014-2020.
Gli interventi approvati sono 17: 11 proposti dal Comune di Palermo, 5 dalla Regione Siciliana ed uno dalla Soprintendenza Archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo.
“La firma del CIS è una grande occasione per Palermo – ha dichiarato il Sottosegretario Mibact Anna Laura Orrico. I 90 milioni di finanziamento permetteranno di riqualificare e valorizzare il ricchissimo patrimonio storico, artistico ed architettonico di Palermo, rafforzandone il ruolo culturale, economico e sociale, creando nuove opportunità di lavoro e di crescita. La rigenerazione andrà a vantaggio della città e della comunità ma favorirà anche lo sviluppo della filiera produttiva culturale e creativa, dunque di un’economia centrata sulla cultura, sulla creatività, sull’artigianato e sulle arti in generale.
Con la firma del CIS Palermo, che segue quelle del CIS Taranto, del CIS Cosenza e del CIS Napoli, sono stati sottoscritti tutti i quattro Contratti Istituzionali di Sviluppo di competenza del Mibact. La prossima sfida sarà connettere queste quattro città in una logica virtuosa di rete, affinché il turista che arriva ad esempio a Palermo sia spinto a visitare anche le altre città, così da favorire un turismo culturale integrato a beneficio di tutto il Mezzogiorno. L’Italia può e deve ripartire attraverso la cultura e il turismo, attraverso la rigenerazione e la valorizzazione dei centri storici, connettendo ad essi i nostri borghi, in una visione in cui centro e periferia si supportano a vicenda, in cui la cultura non è solo leva di inclusione e di coesione sociale ma è anche fondamentale strumento per la creazione di opportunità di lavoro e di impresa. Una considerazione anche sui CIS – ha concluso Orrico – che si sono dimostrati strumenti di grande efficacia e che possono essere strategici anche in vista dei futuri interventi che sarà possibile attuare grazie pure al Recovery Plan”.
Regione Sicilia finanzia l’industria creativa, 2,5 mln di fondi Cis per progetti nel centro storico di Palermo
Il progetto della Regione Siciliana “Sostegno alle imprese di servizi culturali e all’industria creativa” è un’importante dotazione economica per i soggetti che operano nell’ambito culturale e che presenteranno progetti da realizzare nel centro storico di Palermo. “Una misura destinata soprattutto ai giovani per idee che mirano a rivitalizzare tradizioni e luoghi di Palermo antica”, sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà.
2,5 milioni di euro saranno destinati a favorire lo sviluppo d’impresa nel settore dei servizi per i beni e le attività culturali, con particolare riguardo all’imprenditoria giovanile e all’industria creativa.
L’intervento, che prevede l’istituzione di un Fondo, si configura come sostegno finanziario concreto per quegli imprenditori, soprattutto imprenditorialità giovanile, che svolgono la loro attività nell’ambito della filiera dell’industria culturale e creativa e che hanno magari un sogno nel cassetto.
La misura, destinata a progetti di recupero e riqualificazione dei centri storici in condizioni di degrado, sarà indirizzata anche alle imprese che operano nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Fra questi i “mercati storici”, le piazze e i quartieri dove si snodano le feste religiose. Ma anche i mestieri o le botteghe che hanno fatto da ambientazione e quinta scenografica al teatro dell’Opera dei Pupi, che l’Unesco ha riconosciuto bene immateriale da tutelare. O, ancora, i canti popolari che costituiscono una stratificazione documentaria ideale per leggere la storia di Palermo e per raccontarla. Oltre ovviamente allo straordinario patrimonio culturale, artistico e monumentale.
“Attraverso il Fondo per le imprese che operano nel mondo culturale – afferma l’assessore dei Beni culturali Alberto Samonà – intendiamo rivitalizzare tutte quelle forme di attività imprenditoriale in grado di recuperare arti, mestieri e tradizioni che sono profondamente connesse alla capacità espressiva della nostra cultura e delle specificità storiche, cancellate dopo gli anni ’70, da una visione economica del profitto e della produzione seriale. Sostenere imprese per progetti di recupero del centro storico di Palermo, per il Governo regionale, significa prestare attenzione a una progettualità che mette al centro l’essere umano, con la sua creatività e operosità e valorizzare la storia, le tradizioni e le arti che operano nel territorio. Vuol dire tornare a ripopolare il centro storico, ricostituendo quel tessuto culturale e artigianale che era esso stesso espressione d’arte. Ma non solo; penso anche alla possibilità, attraverso progetti specifici, di recuperare e valorizzare la tradizione orale che si sta irrimediabilmente perdendo. Attraverso il Fondo, inoltre, abbiamo intenzione di realizzare un sistema a rete che possa mettere in relazione le iniziative di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale dislocato nel centro storico palermitano”.