Ars. Ristori e finanziamenti crisi Covid, per la prima volta in Italia anche professionisti oltre Pmi. Commissione Bilancio approva testo decreto

Almeno 200 imprese siciliane potranno accedere a finanziamenti e contributi a fondo perduto. Per la prima volta in Italia le misure sono estese ai liberi professionisti iscritti agli ordini professionali

“Fondo Sicilia”. Arrivano, unico caso finora in Italia, oltre che per le PMI anche i ristori e i prestiti agevolati per le partite IVA accese nel 2020 la cui attività è stata bloccata dalla pandemia. La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha infatti dato parere favorevole alla bozza di decreto predisposta dal governo regionale in attuazione della legge finanziaria di maggio dello scorso anno.
La norma aveva previsto un sistema misto di contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro e prestiti agevolati fino a 20.000 Euro per quelle attività imprenditoriali e commerciali che avendo attivato la partita Iva poco prima dell’epidemia sono state escluse fino ad ora dai “ristori” nazionali e da altre forme di sostegno regionali.

“Grazie agli emendamenti da me presentati”, dichiara Marianna Caronia, deputato Ars, “il fondo complessivo disponibile è stato portato da 4 a 5 milioni di Euro ed è stato previsto che l’Irfis eroghi i contributi e i prestiti entro 10 giorni dalla conclusione dell’istruttoria. Almeno 200 aziende e imprese siciliane – spiega la parlamentare di Forza Italia – potranno accedere a questi sostegni, compensando in parte il danno subito a causa della pandemia. Si tratta di aziende, spesso composte da giovani, che soprattutto nei settori della ristorazione e del turismo avevano fatto investimenti che sono però rimasti congelati a causa delle restrizioni. Adesso potranno avere un giusto sostegno che rendere più facile affrontare questo periodo di crisi e programmare una ripartenza.”

Ecco in sintesi cosa prevede il testo approvato in Commissione Bilancio del decreto di attuazione da emanare. I destinatari sono PMI con sede legale e o operativa in Sicilia che hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 250 mila euro e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali e titolari di partita IVA con domicilio fiscale in Sicilia che hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 40 mila euro, danneggiati dall’emergenza sanitaria da Covid-2019, attivi alla data di pubblicazione dell’avviso. Sono esclusi dai benefici i soggetti che svolgono attività con classificazione Ateco: A (Agricoltura, silvicoltura e pesca); O (Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria); T (Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze); U (Organizzazioni ed organismi extraterritoriali).

Per avere accesso alle agevolazioni, i destinatari, che hanno inviato l’attività entro il 31 dicembre 2018, devono avere realizzato nell’anno 2020 un fatturato inferiore almeno del 40% rispetto a quello realizzato nel 2019.
Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato cui può aggiungersi un eventuale contributo a fondo perduto. Il finanziamento sarà non inferiore a 10 mila euro. Il contributo sarà al massimo di 5 mila euro. Ciascun beneficiario non potrà ricevere più di 25 mila euro, tra finanziamento e contributo. Il contributo è concesso per il sostegno alle spese di sanificazione e adeguamento dei luoghi di lavoro e produzione.
Il finanziamento agevolato è concesso a tasso zero, con una durata complessiva di 6 anni, di cui 2 anni di preammortamento.
Ai fini dell’istruttoria e della concessione del finanziamento agevolato non viene effettuata alcuna valutazione del merito creditizio e non è richiesta alcuna garanzia.

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