Liberati i 18 marittimi mazaresi prigionieri in Libia. Carlino, Distretto Pesca: “Torneranno sulle loro barche”
Per gli equipaggi di Mazara del Vallo prigionieri da settembre in Libia è arrivata l’autorizzazione a partire con le proprie imbarcazioni, che erano state sequestrate dal regime di Haftar. Soddisfazione di Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca.
“Nonostante le notizie già diffuse dal Presidente del Consiglio dei Ministri e da diversi componenti del governo nazionale, prima di parlare abbiamo preferito aspettare che l’autorizzazione a partire per le due imbarcazioni mazaresi trattenute in Libia arrivasse.
In effetti, pochi minuti fa, fonti diplomatiche ci hanno confermato che i 18 marittimi mazaresi stanno caricando le barche perché l’autorizzazione a lasciare la Libia è appena arrivata.” Sono le parole di Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca, che ha seguito quotidianamente l’evolversi di questa difficile vicenda che ha coinvolto armatori e pescatori mazaresi. Una situazione veramente difficile, mai accaduta in passato perché in questo caso si è avuto a che fare non con lo Stato Libico internazionalmente riconosciuto, con cui nel tempo sono stati raggiunti importanti rapporti di collaborazione, ma con i territori controllati dal Generale Haftar. “Abbiamo seguito con trepidazione la brutta avventura dei pescatori siciliani e la preoccupazione delle loro famiglie – dichiara il Presidente Carlino – attraverso contatti continui con l’ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Buccino Grimaldi, grazie al quale siamo stati rassicurati rispetto allo stato di salute dei marinai trattenuti a Bengasi. Il corpo diplomatico italiano ha svolto un lavoro complesso ottenendo il massimo del risultato possibile. Per questo lo ringraziamo sentitamente. Ora, però, occorre porre le basi affinché possa essere trovata una soluzione definitiva che consenta ai pescatori siciliani di svolgere la propria attività con la serenità necessaria.”
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