Crisi. Di Dio, Confcommercio: “Usurai e sciacalli minacciano vita imprese. Politica dia risposte responsabili”
Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, rilancia il tema della pressione criminale sugli imprenditori.
“La politica regionale e quella nazionale agiscano con senso di responsabilità dando alle imprese quegli aiuti economici annunciati da mesi e che molto spesso si sono rivelati solo promesse vacue.
Il rischio di un ricorso a usurai e sciacalli per fronteggiare la mancanza di liquidità delle imprese è sempre più tangibile e non è certo la via d’uscita, semmai l’ingresso nel tunnel della disperazione dal quale un imprenditore non riuscirà mai più a tirarsi fuori”.
“Chi specula in modo criminale su queste situazioni – conclude la Di Dio – trova terreno fertile, offrendo a molti imprenditori quell’ossigeno finanziario che lo Stato non riesce a garantire: da lì in poi si entra in una strada senza uscita, con il rischio che le aziende vengano svendute a prezzi stracciati agli stessi sciacalli. Lo Stato deve fare la sua parte, bene e in fretta, perché tra qualche settimana sarà già troppo tardi per molti. E insieme alle imprese crolla il Paese”.
Lo studio diffuso ieri dal Centro Studi nazionale di Confcommercio (campione di 682 imprese con meno di nove dipendenti) conferma come il fenomeno dell’usura negli ultimi quattro mesi sia notevolmente cresciuto in tutta Italia, con percentuali molto più alte nel Mezzogiorno.