Flop del click-day per il Bonus Sicilia, il Governo Musumeci si arrende. Bando-lotteria da sostituire
L’ira delle associazioni delle imprese, che protestano di non essere state minimamente coinvolte dal governo regionale nel definire le modalità di assegnazione dei contributi a fondo perduto e stigmatizzano l’incapacità nel gestire le risorse assegnate dalla legge di stabilità per sostenere l’intero tessuto produttivo dell’Isola colpito dall’emergenza Covid19.
L’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano, dopo il collasso del portale su cui oltre 56mila aziende hanno caricato l’istanza firmata digitalmente, ha annunciato l’annullamento della modalità-lotteria del click-day e che le risorse, 125 mln di euro, saranno ripartite tra tutte le imprese che hanno partecipato entro i termini di scadenza del bando.
“Non saranno modificati i codici Ateco e non saranno riaperti i termini del bando. Saranno pubblicati dei correttivi che permetteranno a tutte le aziende di accedere ai ristori economici previsti dalla Regione. Il bando – ha spiegato Turano – rimane quello che è, cambia la modalità che non sarà più il click day per garantire il ristoro alle imprese. È una vicenda sulla quale daremo mandato di verificare quello che è successo all’interno e all’esterno dell’amministrazione. La platea rimane la stessa, per le imprese che non avevano i requisiti si troveranno altre soluzioni”.
Pesanti le critiche al Governo Musumeci sulla gestione del Bonus Sicilia da parte di esponenti politici e, coralmente, dal mondo delle imprese.
“La politica, anziché fare il clickday, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di fissare criteri equi e trasparenti per assegnare le somme e di organizzare gli uffici per una veloce analisi delle domande”, ha commentato l’on. Marianna Caronia, deputato Ars (Gruppo Misto). “Adesso si rispetti almeno quanto è stato inserito nella legge finanziaria su mia proposta, affinché tutti i contributi per le aziende siano erogati entro 10 giorni dalla presentazione delle domande.
Si faccia quindi un doveroso sforzo organizzativo, con adeguate risorse umane ed utilizzando le competenze informatiche interne alla Regione, affinché le aziende non debbano aspettare ulteriormente”.
“Eravamo stati facili profeti quando avevamo invitato il governo della Regione a tenere in considerazione le tante segnalazioni delle associazioni di categoria sui disservizi nella procedura del Click Day, a cui avevano voluto replicare i dirigenti del dipartimento Attività produttive, assicurando che tutto andava bene e che non vi erano anomalie nella piattaforma informatica. Il rinvio, ancor prima della partenza, lo testimonia”.
È il commento di Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana. “Come partito siamo sempre stati perplessi su questa procedura, che premia il caso piuttosto che le reali esigenze delle aziende, ma si utilizzino almeno questi tre giorni – conclude Amata – per permettere alle imprese di poter perfezionare ancora la fase di preregistrazione”.
“La grave vicenda del Bonus Sicilia è emblematica di come lo stato del corretto rapporto di dialogo istituzionale tra il Governo Musumeci e le associazioni di rappresentanza delle imprese sia al punto più basso”, dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane – AGCi Sicilia. “Dopo avere preso atto dell’elaborazione del bando per il contributo senza alcun coinvolgimento delle organizzazioni di categoria, e del fallimento del click-day, i rappresentanti delle imprese sono stati convocati d’urgenza per fare il punto della situazione, allo stesso orario di una conferenza stampa in cui il Governo ha comunicato ai giornalisti le decisioni adottate per fronteggiare la situazione, senza alcun confronto con le sigle datoriali. Corale la condanna della decisione di affidare al caso ovvero alla qualità della connessione internet l’assegnazione dei contributi a fondo perduto. Così come è unanime il biasimo per non avere concertato le modalità di realizzazione del bando.”
“Ci auguriamo che la politica regionale, preso atto della forte domanda di aiuti, riesca a recuperare presto ulteriori risorse finanziarie per dare respiro alle aziende”. Lo dice Patrizia Di Dio dopo la decisione della Regione di annullare il click day.
“Una prebenda da 2.235 euro a testa. È questo il ‘ristoro’ che la Regione siciliana vorrebbe garantire alle imprese siciliane messe al tappeto dalla pandemia, dopo il flop del click day. È una vergogna”. A dichiararlo sono Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, dopo l’annuncio del governo regionale di procedere, nei prossimi giorni, alla distribuzione delle risorse finanziarie, 125 milioni di euro, alle imprese già iscritte finora sulla piattaforma gestita da Tim, ossia 55.916.
“Se le imprese devono essere prese in giro in questo modo – affermano Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria; Antonello Biriaco, presidente di Confindustria Catania; e Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa – suggeriamo allora al governo Musumeci di prendere gli elenchi dalle camere di commercio e distribuire i fondi a pioggia, dal momento che non c’è evidentemente alcun interesse nei confronti della qualità dei progetti e delle ricadute che questi avrebbero sul tessuto imprenditoriale. Continuiamo a ripetere ciò che diciamo da mesi: il click day è una aberrazione del merito e, per chi fa impresa, rappresenta un calvario. Notiamo inoltre che il criterio utilizzato da questo governo non cambia: il pomeriggio del 7 ottobre le associazioni di categoria erano infatti state convocate dall’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, per discutere proprio del Bonus Sicilia. L’assessore ha, però, preferito comunicare subito le decisioni già prese alla stampa piuttosto che confrontarsi preventivamente con i destinatari dei provvedimenti. Ci chiediamo, pertanto, a cosa sarebbe servito l’incontro. Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
“Tanti imprenditori hanno aspettato le risorse promesse con il tanto celebrato click day. Hanno sostenuto ingenti spese, magari pure indebitandosi per avere il Durc in regola – visto che era uno dei requisiti richiesti per accedere ai contributi – e adesso come si ritrovano? Con un pugno di mosche”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, a seguito del flop del click day del Governo Musumeci, che adesso cerca di correre ai ripari con soluzioni alternative e improvvisate.
“Il click day era uno specchietto per le allodole già dal suo concepimento, perché creava illusioni, come d’altronde ha creato illusioni il Governo Musumeci ai Comuni della Sicilia, quando il 28 marzo scorso ha annunciato in pompa magna 100 milioni di euro in aiuti alimentari e ad oggi ne ha erogati soltanto 30 milioni. La cosa peggiore è che ancora non sappiamo se la differenza, pari al 70% sarà mai erogata. Siamo purtroppo dinanzi al solito festival degli annunci. Musumeci va avanti a forza di slogan, preoccupandosi di essere il Presidente di alcuni piuttosto che di tutti i siciliani. Così però dimostra la sua inadeguatezza al Governo. Sta affossando il territorio che è già alla canna del gas per via della crisi economica scaturita dalla Pandemia”.
“In un momento così delicato e ben conscio dei limiti informatici, l’unica strada percorribile è erogare il Bonus a tutte le aziende aventi diritto”, esprime il deputato regionale Danilo Lo Giudice. “Ciò porterà a dare ristoro alle piccole botteghe, i piccoli artigiani, a discapito delle grandi aziende che non riceveranno importi da 30-40 mila euro. Sono felice di questa scelta, perché cosi daremo un seppur piccolo contributo a tutti.”