Lavoro. Ritardo Cigd Sicilia e flop informatico, i commercialisti ANC Sicilia sui 10 euro a pratica: “Beffa inaccettabile e inutile”

Cassa integrazione e sistema informatico in tilt. Polemiche sulla trattativa tra il direttore generale del dipartimento Lavoro Vindigni e sindacati.

Sulla vicenda della trattativa sindacale che avrebbe previsto, per velocizzare le procedure per la concessione della cassa integrazione in deroga, un bonus ai dipendenti regionali di 10 euro a pratica, interviene il coordinamento regionale Sicilia dell’Associazione Nazionale Commercialisti, con una nota al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’assessore al Lavoro Antonio Scavone.

I commercialisti ANC indirizzano a Musumeci e Scavone una lettera aperta, diffusa dopo le dimissioni del capodipartimento Lavoro, Gianni Vindigni, in seguito alle notizie rivelate dalla stampa sulla richiesta del compenso straordinario da parte dei sindacati di categoria dei lavoratori regionali, impegnati nell’esame ed inoltro all’Inps delle pratiche Cigd.

“Non sta certamente a noi sindacare su eventuali revisioni del CCNL dei lavoratori dipendenti della Regione Siciliana”, dicono i commercialisti, “ma oggi desideriamo chiarezza e trasparenza circa la fondatezza della notizia apparsa nei quotidiani e, ove lo fosse, Le chiediamo, Onorevole Presidente, un suo deciso intervento teso ad interrompere qualsiasi trattativa inaccettabile agli occhi dei cittadini siciliani, dei datori di lavoro che agli ammortizzatori sociali hanno dovuto fare ricorso e ancor di più di tutti i lavoratori in Cassa Integrazione in Deroga che per circa due mesi hanno pazientemente atteso il completamento delle procedure e l’erogazione delle somme.
Questa notizia infatti appare come una beffa inaccettabile in spregio alle famiglie prive di sostentamento”.

Il divario economico fra le diverse categorie di lavoratori siciliani è notevole, ma simili notizie, afferma la nota ANC, “concorrono a determinare un distacco ben più grave che genera costernazione, rabbia e mortificazione negli animi dei lavoratori delle aziende private e dei Commercialisti siciliani che laboriosamente hanno operato.
Le aziende ed i loro lavoratori sono state, e saranno, assistite dai Commercialisti con impegno e dedizione totale, fatta di notti insonni, domeniche e giornate festive donate con professionalità e col cuore, a fronte di un impegno che non è mai unicamente disceso da un incarico professionale ma da un senso di dovere morale”.

I commercialisti siciliani, continua la nota, sono “basiti e sconcertati nell’apprendere che il carico di lavoro cui sono sottoposti i dipendenti della Regione Sicilia possa essere barattato con un bonus per pratica evasa”.
Sul flop del sistema informatico, “ci rifiutiamo di credere che un qualsiasi ulteriore riconoscimento economico – pari a 10 euro a pratica, o eventuali compensi straordinari – provvederà alla soluzione poiché esso stesso non può essere la soluzione”.
“Le chiediamo dunque, Onorevole Presidente”, continuano i commercialisti, “di intervenire per mettere definitivamente a tacere ogni e qualsiasi pretesa economica in ordine al compimento di un dovere da assolvere piuttosto con spirito di servizio al pari di quello reso dai commercialisti siciliani e dei professionisti tutti impegnati sul fronte dell’emergenza.
Operiamo tutti fattivamente e con buonsenso, per poter essere davvero utili al paese ed alla nostra amata regione in questo tempo di Covid, e nel futuro processo di ricostruzione del tessuto imprenditoriale ed economico.
Oggi è il tempo del sacrificio. Per le richieste a qualsiasi titolo ci sarà altro tempo ma per salvare la nostra regione dalla desertificazione ed i lavoratori del settore privato e le famiglie dalla totale indigenza il tempo è ormai da tempo scaduto”.