Sbarco migranti sulle coste siciliane, appello a Mattarella: “Una nave in rada per la quarantena”

Ancora emergenza sbarchi in Sicilia, in aggiunta alla pandemia Covid-19. Il Governo Musumeci sollecita l’intervento del Governo Conte perché accetti la proposta di provvedere una grande nave in rada, attrezzata per ospitare i migranti in quarantena. L’appello dell’on. Giusi Savarino, presidente IV Commissione Ars.

“La Sicilia ha oggi numeri contenuti di contagi grazie allo sforzo di tutti i siciliani, che hanno abbattuto di oltre il 90% gli spostamenti e grazie ad una responsabile e lungimirante politica di contenimento del Coronavirus da parte del Presidente Musumeci, oggi riconosciuta da tutti gli esperti”, ha dichiarato l’on. Giusi Savarino, presidente IV Commissione legislativa ARS.
“La luce in fondo al tunnel già si vede. Non possiamo e non vogliamo mettere a rischio i tanti sforzi fatti chiudendo tutto, vedendo arrivare adesso sulle nostre coste, con imbarcazioni di fortuna, immigrati partiti dall’Africa, continente oggi ad alto rischio contagio.
Ho sentito in questi giorni Sindaci, amministratori, che non sanno più come contenere le fibrillazioni di cittadini fortemente preoccupati e allarmati. Il Presidente Musumeci tempestivamente, già diversi giorni fa, ha lanciato l’allarme al governo Conte, individuando anche una soluzione concreta: una nave in rada che accolga gli immigrati e ne disponga la quarantena in loco, senza mettere ulteriormente a rischio i siciliani.
Faccio appello al Presidente della Repubblica Mattarella, siciliano come noi, che quindi sa che siamo un popolo di accoglienza, ma certo non disposto a farsi contagiare e morire in silenzio. Presidente, con la sua autorevolezza interceda Lei col governo Conte perché sia rispettata e tutelata la salute di tutti, e affinché si facciano subito  i controlli in mare, e si blocchino i barchini prima che arrivino sulle nostre coste a Licata, a Porto Empedocle a Siculiana, a Pozzallo e da lì gli immigrati si disperdano nell’entroterra incontrollati.
Presidente Mattarella faccia in modo che a Roma non si perda ulteriore tempo, non permetta che nasca in noi siciliani il sentimento della paura e della rabbia”.

È terminato ieri nel porto di Pozzallo lo sbarco dei 101 migranti arrivati a bordo di un gommone, tutti maschi, tra i quali molti minori. Stanno tutti bene e i controlli effettuati dalle autorità sanitarie non hanno riscontrato criticità. Si trovano per ora tutti sulla banchina di attesa di individuare una struttura dove trasferirli, considerato che nell’hot spot di Pozzallo non è possibile perchè vi è un caso positivo di un migrante egiziano 15enne che si trova in isolamento.

“Quello che temevo sta accadendo: mi segnalano, infatti, l’imminente arrivo di altri barconi di migranti verso le coste siciliane. Il che contribuisce ad accentuare un clima di preoccupazione che già da tempo si registra nella comunità isolana a causa dell’epidemia in corso”, aveva dichiarato ieri il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Non si può continuare a scaricare sul sistema siciliano il peso del cinismo europeo. Né si può restare insensibili all’appello degli esausti imprenditori di Lampedusa, al cui grido di dolore mi unisco. Al presidente Conte – e gliel’ho anche scritto – desidero ribadire che il governo della Regione è contrario a ogni soluzione che non sia quella di approntare un’adeguata nave da ormeggiare in rada in cui far trascorrere la quarantena ai migranti, prima di destinarli ad altri paesi europei. Non sono appassionato alla polemica e non faccio propaganda su vite umane, ma se proprio ieri abbiamo dovuto isolare l’hotspot di Pozzallo, per la presenza di un giovane positivo, approntare strutture adeguate è indispensabile anche per la tutela del diritto alla salute di ciascuno”.