Manifestazioni contro la guerra. Usb per la smilitarizzazione del territorio della Sicilia
L’aggressione USA in Iraq non è un caso limite, ma solo l’ultimo atto della politica imperialista di Washington.
L’arcipelago siciliano è parte integrale di questa politica, che ha reso i nostri territori sempre più militarizzati. Militarizzazione che non si materializza solo con le basi della NATO e degli USA, ma anche con la presenza sempre più invasiva dei marines di Sigonella nelle scuole pubbliche dell’Isola, che, attraverso l’Alternanza Scuola Lavoro, a vario titolo “didattico”, portano le loro divise e, spesso, anche le loro armi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Quindi, la lotta contro la guerra e contro le a basi NATO e USA – come quelle di Sigonella, di Niscemi, di Augusta, di Trapani Birgi e di Lampedusa – è una lotta che investe tutti gli aspetti della militarizzazione, compreso l’aspetto legato allo sfruttamento e all’oppressione sociale e quello legato alla repressione, come la carcerazione di Turi Vaccaro, militante del movimento NO MUOS. In questo contesto non possiamo non denunciare il ruolo subalterno dell’attuale governo M5S-PD nei confronti di Washington.
La Federazione del Sociale USB Sicilia chiede la SMILITARIZZAZIONE del territorio siciliano, l’uscita dell’Italia dalla Nato e una drastica riduzione delle spese militari a partire dalla revoca del programma di acquisto degli aerei F35.
La Federazione del Sociale USB Sicilia aderisce alle mobilitazioni contro la guerra e l”aggressione USA all’Iraq, che si svolgeranno in Sicilia:
Palermo, sabato 11 gennaio, ore 17:30, presidio davanti al consolato USA.
Catania, 11 gennaio, ore 17:30, presidio in Prefettura.
Domenica 12 gennaio, ore 14, corteo a Sigonella.
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