Rifiuti Palermo. Corte dei Conti assolve amministratori per danno erariale da 9 milioni di euro
La Corte dei Conti (Sezione giurisdizionale presieduta da Guido Carlino) ha assolto tutti gli amministratori pubblici per i quali era stato ipotizzato un danno erariale di complessivi 9 milioni di euro per il mancato raggiungimento delle percentuali di legge di raccolta differenziata nella città di Palermo.
Erano a diverso titolo chiamati a rispondere gli ex governatori Rosario Crocetta e Raffaele Lombardo, i sindaci di Palermo Leoluca Orlando e Diego Cammarata e gli assessori Michele Pergolizzi, Giuseppe Barbera e Cesare Lapiana.
“Si chiude una vicenda senza responsabilità degli amministratori comunali (Sindaco e assessori) che sono stati tutti e completamente assolti”, ha dichiarato Leoluca Orlando. “Ricordiamo che l’AMIA con i suoi satelliti, nel 2012 era già di fatto in bancarotta e il suo fallimento ha condizionato ed in parte continua a condizionare la gestione e i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Palermo. Un fallimento i cui responsabili – sia detto per inciso – non hanno risposto in sede penale per via delle scelte fatte dalla precedente amministrazione.
Si è riconosciuto che gran parte della situazione attuale, in tutta la Sicilia, è frutto del caos normativo regionale che si sussegue da almeno venti anni.
E’ stato riconosciuto che ciò che poteva essere e andava fatto è stato fatto da questa Amministrazione e che se un danno c’è stato, questo è di pochissimi punti percentuali rispetto ad una raccolta differenziata che comunque è in crescita grazie al sempre miglior regime della RAP e all’impegno dell’amministrazione.”