Legge prescrizione, gaffe ministro Bonafede su reato colposo e doloso. Ordine degli avvocati di Palermo chiede dimissioni
Gli avvocati palermitani insorgono contro le dichiarazioni inesatte – a proposito della legge che abroga la prescrizione – rese dal Guardasigilli durante la trasmissione “Porta a Porta” di giovedì 11 dicembre 2019, e ne chiedono le dimissioni.
Alfonso Bonafede, che è avvocato, ha detto che «quando il reato non si riesce a dimostrare il dolo, e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi».
Dolo e colpa rappresentano due elementi psicologici di un reato. Un fatto commesso con dolo significa che è intenzionale, mentre è colposo quando non c’è l’intenzione di commetterlo.
Il ministro Bonafede, nello spiegare i motivi che dimostrerebbero la bontà della legge “Spazzacorrotti“ sull’abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado fortemente voluta dal M5s, sembra definire un reato colposo come un reato in cui non si riesce a dimostrare il dolo. Ma così non è: non esiste ad esempio la “corruzione colposa” essendo la corruzione un reato sempre intenzionale.
Le affermazioni di Alfonso Bonafede, sostiene il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, “sono del tutto errate dal punto di vista tecnico-giuridico”. L’Ordine, considerato che “proprio tali errate affermazioni sono state poste a sostegno dell’opportunità della riforma della prescrizione: ingenerano pericolosa confusione nell’opinione pubblica e l’avvocatura nutre il fondato timore che le riforme delle regole processuali e sostanziali, in ambito civile e penale, attualmente in discussione, siano basate sull’errata percezione e conoscenza degli istituti giuridici”.
Per questi motivi l’Avvocatura di Palermo ha inviato agli organismi forensi, al Presidente del Consiglio dei Ministri e agli organi di stampa, la richiesta pubblica di “immediate dimissioni dell’On.le Bonafede da Ministro della Giustizia”.