Catania in piazza per la difesa del popolo curdo. L’USB: “l’Italia protegge la Turchia con i missili della NATO”
Si è svolta ieri a Catania una partecipata manifestazione di solidarietà con il popolo curdo che sta subendo, sul confine Siria-Turchia, un violento e sanguinario attacco militare turco.
La manifestazione catanese si è svolta in due fasi, un presidio in piazza Stesicoro e un corteo in via Etnea che si è concluso davanti alla prefettura.
L’iniziativa è stata indetta da Spazi Sociali Catania, dalla Federazione del Sociale USB Catania, da Potere al Popolo Catania, dalla Comunità Resistente Piazzetta- CPO Cola Pesce, dal Coordinamento Universitario Catanese, da OfficinaRebelde Catania e dal Laboratorio Libertario Landaver, a cui hanno aderito movimenti e associazioni, fra cui il PMLI.
Nell’ambito della mobilitazione a sostegno dei curdi, con una nota diffusa sui social, la Federazione del Sociale USB Catania denuncia la presenza militare dell’Italia, nel confine fra la Siria e la Turchia, in difesa dello spazio aereo turco: “L”Italia è in guerra! Mentre il governo italiano fa la voce grossa con la Turchia, militari e missili italiani, in funzione NATO, sono schierati, assieme agli spagnoli, nel confine turco-siriano in difesa dello spazio aereo della Turchia. Insomma, se i kurdi o i siriani dovessero violare lo spazio aereo della Turchia, membro della NATO, l’Italia utilizzerebbe i propri missili in difesa dell’alleato turco. L’Italia é in guerra!”.