Cancelleri (M5s), viceministro alle Infrastrutture e trasporti, si dimette da deputato Ars

La governance del dicastero guidato dalla ministra Paola De Micheli (Pd) vede viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s) e sottosegretari Roberto Traversi (M5s) e Salvatore Margiotta (Pd).
Il Consiglio dei ministri nomina viceministri e sottosegretari del Governo Conte bis. Cancelleri: “Ho presentato oggi stesso le dimissioni dalla carica di deputato all’Ars, cosa che comporterà, conseguenzialmente, le dimissioni dalla carica di vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana”.

“Orgoglioso, ma conscio delle responsabilità che mi attendono”, dichiara Cancelleri. “L’incarico di viceministro alle Infrastrutture e trasporti mi riempie di orgoglio e soddisfazione, ma mi attribuisce anche un’enorme responsabilità che cercherò di onorare col massimo impegno, come del resto, ho sempre fatto finora all’interno del Movimento e come portavoce del gruppo regionale all’Ars”.
“Ci sarà – continua Cancelleri – moltissimo da lavorare e non vedo l’ora di cominciare a farlo per cercare di dare quelle risposte che in questi nevralgici settori si aspetta I’Italia e, soprattutto, la Sicilia, dove la rete viaria e le infrastrutture in genere sono messe malissimo e per i trasporti c’è tantissimo da fare. Un ringraziamento particolare va a tutti gli attivisti siciliani che col loro sostegno hanno contribuito in maniera determinante a portare il Movimento al governo nazionale, a tutti i portavoce siciliani e ai colleghi del gruppo parlamentare all’Ars, compagni di tante battaglie”.

“Auguro a Giancarlo Cancelleri  un proficuo lavoro. Quando un siciliano raggiunge obiettivi importanti é sempre un vanto per la Sicilia. Dopo anni di sue  contestazione e denunce di inefficienza ci attendiamo da lui i risultati che contestava ai predecessori di non avere raggiunto. Saremo i primi a complimentarci”. Così afferma il Capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, on. Tommaso Calderone.
“Siamo estremamente felici per il nostro Giancarlo Cancelleri, indicato quale vice ministro di uno dei dicasteri più importanti per il nostro Paese, quello dei Trasporti e delle Infrastrutture che vedrà pertanto la Sicilia e le sue esigenze in enorme considerazione. Giancarlo rappresenta l’anima del Movimento in Sicilia e uno dei fondatori a livello nazionale”. A dichiararlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Francesco Cappello, che insieme al gruppo parlamentare esprime felicitazioni al collega Cancelleri per la nomina a vice ministro ai trasporti e infrastrutture. “Giancarlo – spiega Cappello – c’era quando era praticamente un’utopia far eleggere un solo consigliere comunale in una piccola città e c’è ancora oggi che siamo forza di Governo. Il ruolo di componente dell’esecutivo Conte è una medaglia per la Sicilia

“Vogliamo portare avanti una revisione generale del sistema delle concessioni autostradali nel nostro Paese”

“L’inchiesta parallela a quella sul Ponte Morandi non smette di farci indignare”, dichiara il neo viceministro alle Infrastrutture. “Oggi sono emersi nuovi dettagli che hanno portato alla richiesta di 9 misure cautelari. 2 tecnici di Aspi e 6 tecnici di Spea, la controllata di Autostrade per l’Italia che si occupa del monitoraggio della rete autostradale, falsificavano i report sulle condizioni delle infrastrutture insieme ad un consulente esterno. L’obiettivo era giustificare la mancata manutenzione e gli scarsi investimenti. Ancora più vergognoso è che la falsificazione è proseguita indisturbata anche dopo il crollo del Ponte Morandi. Nemmeno il rispetto di 43 morti ha fermato la sete di profitto di questi approfittatori sociali.

Lo abbiamo sempre detto: la giustizia farà il suo corso, ma la politica ha la responsabilità di garantire ai cittadini che episodi di questo genere non accadano mai più. Chi ha causato la morte di 43 persone non può continuare a gestire le nostre strade! Per il MoVimento 5 Stelle l’imperativo è proseguire sul percorso tracciato dall’ex ministro Toninelli, ossia quello della revoca delle concessioni ai Benetton. Altra strada non c’è.

Allo stesso tempo vogliamo portare avanti una revisione generale del sistema delle concessioni nel nostro Paese, così che tutti i concessionari saranno vincolati a reinvestire gran parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione.

In un Paese civile non esiste che un manipolo di tecnici possa raggirare il Ministero delle Infrastrutture e 60 milioni di italiani, i quali hanno diritto a strade efficienti e sicure. L’infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico del Paese.

Chi fino ad oggi ha pensato solo a riempirsi le tasche senza preoccuparsi della sicurezza di milioni di italiani dovrà essere allontanato il prima possibile dalle concessioni pubbliche senza se e senza ma. Al resto ci penserà la giustizia, nella quale riponiamo la massima fiducia”.