Motopeschereccio mazarese con sette uomini di equipaggio fermato da motovedetta libica, solidarietà Agci Sicilia

Motopesca “Tramontana” di Mazara del Vallo fermato ieri da una motovedetta libica e trasferito nel porto di Misurata.

Giovanni Basciano, vicepresidente nazionale Agci-Agrital
Giovanni Basciano, responsabile Agci Pesca Sicilia

“Esprimo, a nome della mia organizzazione e mio personale, vicinanza all’armatore Giuseppe Pipitone del peschereccio ‘Tramontana’ ed all’intero equipaggio”, dichiara Giovanni Basciano, responsabile Agci Pesca Sicilia. “Confidiamo in una rapida soluzione dell’ennesimo sequestro di un peschereccio siciliano, grazie all’azione pronta della Farnesina.
Va detto che nonostante la flotta siciliana sia stata fortemente ridotta numericamente dalle demolizioni più o meno volontarie degli scorsi anni, il mare per i nostri pescherecci si fa sempre più stretto.
Infatti da un lato le flotte dei paesi dirimpettai sono sempre più numerose, attrezzate e dimensionalmente competitive, dall’altro la riduzione fisica delle aree di pesca tra rivendicazioni di nuovi confini (vedi Libia e Malta che hanno esteso la loro sovranità su spazi un tempo condivisi), aree di protezione (Fras Fisheries Restricted Areas, Aree marine protette, Sic. Zps, ecc), aree di interdizione alla pesca (oleodotti, gasdotti, ecc), nuovi limiti di profondità minima (vedi i -100 imposti di recente nel bacino west del mediterraneo europeo) rendono sempre più difficile le attività di pesca delle nostre flotte, mettono a rischio i redditi e l’occupazione e la sopravvivenza stessa del settore ed espongono le imprese ed i loro equipaggi a continui rischi e disavventure.
Occorre una politica di dialogo con tutti i paesi mediterranei che sia in grado di creare nuovi equilibri attraverso opportuni accordi, e che consenta all’intera filiera pesca siciliana di non scomparire”.