Musumeci apre alla Lega per fare cadere il governo Conte. Penna (M5s Camera): “Un opportunista”

Salvini deve rompere l’attuale patto anomalo di governo con il M5s, andando al voto subito, afferma il governatore della Sicilia.

Scende in campo Nello Musumeci, chiedendo esplicitamente al vicepremier leghista di rompere subito con i Cinque stelle e andare al voto: ”Salvini deve trovare l’orgoglio, la forza e la risolutezza per rompere questo patto assolutamente anomalo e fuori da ogni logica politica con il M5s, andando al voto subito. La politica non può basarsi solo su un accordo di programma, né si governa con un contratto a prescindere dalle affinità culturali”, spiega il governatore della Sicilia in un’intervista alla Stampa.

Asse Musumeci-Salvini, non ci sta Aldo Penna, deputato M5s alla Camera, che commenta l’uscita del fondatore di Diventerà Bellissima: “Musumeci tradisce ogni giorno di più il suo mandato elettorale. È stato eletto per far diventare la Sicilia bellissima e invece di dedicarsi a togliere l’immondizia dalle strade e attivare l’unico percorso che può dare dignità e lavoro, cioè l’economia circolare, offre sponde a Salvini per rovesciare il governo nazionale: gli autonomisti siciliani di cui si vanta di essere erede lo chiamerebbero traditore, noi ci accontentiamo a definirlo opportunista”.

Musumeci in sostanza afferma che finora Salvini non ha creduto che esistano i numeri per una maggioranza nazionale di centrodestra, alternativa all’attuale Governo Conte. Al nord la Lega avrebbe raggiunto il massimo delle sue possibilità. Per vincere ci vuole il Sud, e Musumeci si propone come soggetto moderato in grado di intercettare i voti che servono, sottraendoli ai Cinquestelle. Non c’è dubbio comunque che l’apertura a Salvini di Musumeci rafforza DB, e può rivelarsi oggi anche estremamente vantaggiosa in termini di proselitismo, in vista di prossime consultazioni anticipate.

Meglio la leadership in un governo “anomalo”, ma con un M5s debole, o in un centrodestra formato da più soggetti, ma con identità politiche più forti cui dover rendere conto?

Ci si chiede se a Salvini convenga davvero far cadere questo governo, dove a contrastare la sua leadership c’è un Movimento Cinque Stelle (e un Luigi Di Maio) sempre più debole, per tentare dopo le elezioni di formare un governo di centrodestra in una coalizione formata però da partners politici molto più esperti, ma anche più strutturati e politicamente più difficili da contenere. Purtroppo gli italiani vivono spesso la politica come un campionato di calcio. Forse il problema, di cui gli elettori-tifosi italiani prima o poi dovranno tener conto, è che popolarità mediatica e vincere le elezioni al tempo dei social è una cosa. Sapere governare è ben altro.