L’Usb l’11 Giugno al tribunale di Locri con Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace
Lucano, sospeso al terzo mandato come primo cittadino di Riace, comune della Locride in Calabria, diventato modello per l’accoglienza dei migranti.
Nell’ambito dell’operazione Xenia della Procura di Locri, il 2 ottobre 2018 è stato posto agli arresti domiciliari, misura modificata nel divieto di dimora a Riace e infine revocata dalla Cassazione. Dal 3 ottobre è stato sospeso come sindaco.

Martedì 11 giugno si aprirà a Locri il processo a Mimmo Lucano e altre 26 persone. L’accusa, a vario titolo, è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.
Un processo, questo, che rappresenta l’ultima tappa di un percorso, iniziato qualche anno fa, teso a demolire e demonizzare il “modello Riace”, la particolare esperienza di accoglienza e integrazione a profughi e migranti che ha reso il piccolo borgo calabrese famoso in tutto il mondo.
“Ma se è normale che le istituzioni preposte controllino le regolari procedure per la gestione dei fondi pubblici, e nel caso di irregolarità si comportino di conseguenza”, afferma una nota dell’USB, “quello che è anormale in questa vicenda sono le modalità con cui si è sviluppata e diffusa: le relazioni negative della Prefettura sono arrivate direttamente a quotidiani nazionali e gruppi fascisti, mentre le relazioni positive sono state tenute al contrario assolutamente riservate; ‘non notizie’ sono state diffuse a orologeria persino nel pieno della campagna elettorale per creare solo scalpore; per non parlare dello stesso rinvio a giudizio davanti al Tribunale di Locri, arrivato dopo che le diverse accuse a Mimmo erano già state stroncate, dal gip prima e dalla Cassazione poi.
Per questo motivo riteniamo quello che si aprirà l’11 giugno un vero e proprio processo politico, in cui alla sbarra andrà Mimmo Lucano ma si vorrebbero condannare tutti coloro che credono in una società più accogliente e più giusta.
Come USB rilanciamo l’appello promosso dal Comitato 11 Giugno, che ci ha visto coinvolti fin dalla sua nascita, e saremo presenti al presidio davanti al Tribunale di Locri, invitando tutte e tutti a promuovere e partecipare alle varie iniziative solidali che si stanno organizzando in tutta Italia.
Sulle pagine della cronaca per la politica di accoglienza promossa dal sindaco Lucano e le sue recenti vicende giudiziarie, Riace è conosciuto in tutto il mondo per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi note come “Bronzi di Riace”.
Il sistema d’accoglienza che il sindaco Lucano ha messo in pratica, giornalisticamente definito ‘Modello Riace’, consiste in diverse azioni intraprese nel corso degli anni: aderire al sistema SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, del Ministero dell’Interno), ottenere fondi regionali o mutui per la ristrutturazione delle case dismesse e attraverso le associazioni dare accoglienza e ospitalità ai rifugiati e ai richiedenti asilo che potranno lavorare nel comune attraverso laboratori artigiani di tessitura, lavorazione del vetro, confettura.
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