Metropolitana di Palermo: Orlando dice basta ai cantieri infiniti, chiede poteri di commissario per completare l’Anello ferroviario
I lavori dei cantieri aperti per il servizio ferroviario metropolitano di Palermo vanno sempre più a rilento, cittadini e operatori economici si lamentano, l’opinione pubblica incalza l’amministrazione comunale.
Con una lettera a RFI, Rete Ferroviaria Italiana, l’assessore alla mobilità Giusto Catania pretende una relazione sulle responsabilità dei ritardi, per chiedere al Governo Conte che il sindaco Orlando venga nominato commissario straordinario per i lavori dell’Anello ferroviario.
Si prolungano ancora i tempi nei cantieri del servizio di trasporto ferroviario suburbano di Palermo, che riguardano le due grandi opere infrastrutturali in corso di realizzazione: il raddoppio del binario nel Passante ferroviario Palermo Centrale – Punta Raisi e il completamento dell’Anello ferroviario metropolitano, che dovrà collegare la Stazione Giachery a Notarbartolo, passando per il Porto e il Politeama.
E il malcontento a causa dei cantieri infiniti monta contro l’amministrazione comunale, che ha posto le infrastrutture di trasporto urbano al centro del proprio programma politico, disegnando un ambizioso sistema che integra l’ampiamento delle linee di tram e l’implementazione della metropolitana leggera con il completamento di Passante e Anello.
Il Passante ferroviario è la tratta di attraversamento urbano della linea ferroviaria Trapani-Palermo che proviene da nord, passa per la Stazione Notarbartolo confluendo poi a sud, dopo la Stazione Centrale, nella linea da Palermo a Messina. I lavori in corso riguardano il raddoppio del binario, la realizzazione di nuove fermate e l’interramento di tratti ferroviari.
La linea da raddoppiare è previsto sia quella compresa tra la Stazione Palermo Centrale e la Stazione Piraineto, nel Comune di Carini. Il progetto prevede di abolire i passaggi a livello cittadini attraverso l’uso di gallerie o sovrappassi, per facilitare la circolazione del traffico veicolare.
Attualmente sono fermi i lavori di scavo della galleria Imera – Lolli, per la mancata demolizione delle case di Vicolo Bernava, nel rione dell’Olivuzza (quartiere Zisa).
L’Anello ferroviario di Palermo è la linea metropolitana che corre sostanzialmente intorno ai quartieri Libertà e Politeama, i più bei quartieri residenziali della città. Il primo tratto ad essere realizzato, tra le stazioni “Palermo Notarbartolo” e “Palermo Marittima”, era una breve diramazione della linea Palermo-Trapani dalla Stazione Lolli verso il Porto, destinata ai treni merci. Nel 1990 fu utilizzata per i treni passeggeri, quando venne istituito il servizio ferroviario metropolitano e furono costruite le tre fermate di Federico, Fiera e Giachery.
I lavori di completamento dell’Anello sono divisi in due lotti. Il primo prevede il prolungamento della linea in galleria artificiale e trincea da Giachery a Politeama, con la realizzazione delle nuove fermate Libertà, Porto e Politeama. Il secondo consiste nel prolungamento in galleria naturale da Politeama fino a Notarbartolo, con la realizzazione della nuova fermata intermedia di Malaspina.
I cantieri aperti che recano forte disagio alla Città sono quelli in Viale Lazio, Via Amari (Porto), e al Politeama (corrispondono alle tre fermate in rosso nell’immagine della planimetria, in alto).
L’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania, ha comunicato di avere scritto una lettera a Rete Ferroviaria Italiana (RFI), chiedendo una relazione da cui emergano le responsabilità per i ritardi del cantiere dell’Anello ferroviario e una quantificazione dei danni prodotti alla città.
“Non è più accettabile che si giochi a scaricabarile sulla testa dei palermitani”, ha dichiarato Giusto Catania. “L’opera pubblica doveva concludersi nel 2017 e in questo momento siano solo al 30% della sua realizzazione. Dalla relazione emergeranno gli elementi affinché Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, possa chiedere al governo nazionale di essere nominato commissario straordinario dell’opera, in ottemperanza al ‘decreto sbloccacantieri’. Siamo pronti ad assumerci la totale responsabilità di un appalto che in questo momento non è nelle nostre mani. Se la nostra proposta venisse accettata Palermo potrebbe aggiungere un importante tassello al trasporto pubblico e al sistema di mobilità sostenibile”.
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