Musumeci bocciato dagli elettori al Governance Poll del Sole 24 Ore: ultima posizione tra i governatori, perde il 7,3% di consensi attestandosi al 32,5%

Governance Poll, l’indice di gradimento dei governatori: in testa Zaia (Veneto) 62%, Fedriga (Friuli V.G.) 51,1%, Fontana (Lombardia) 49,2%. Ultimo Musumeci (Sicilia) 32,5%, -7,3%. Migliore performance positiva Zingaretti (Lazio) 38,8%, +5,9% dalle elezioni.

“La Sicilia di Nello Musumeci – scrive il Sole 24 Ore – non riesce a spostarsi dall’ultimo posto che occupava già in modo più o meno stabile già ai tempi di Rosario Crocetta, perché il disastro amministrativo che si è sviluppato negli anni attraverso le maggioranze di ogni colore partorite dalla poliedrica politica isolana, sembra avere alzato un muro invalicabile tra palazzo d’Orleans e i cittadini”.

Ecco la domanda che è stata posta ad un campione di 1000 elettori per ogni regione: «Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del Presidente della Regione. Se domani ci fossero le elezioni regionali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale Presidente della Regione?».

“Musumeci: “I sondaggi meritano rispetto, anche quando non piacciono. Per noi contano soprattutto i risultati”

“Il sondaggio del Sole24Ore amareggia ma non mi sorprende”, ha dichiarato Nello Musumeci. “È il frutto di alcune mie scelte, in un certo senso. Sono stato io a decidere sin dalla mia elezione di lavorare in silenzio e investire denaro pubblico senza clamore. Sono stato io a voler rinunciare alla ribalta della politica nazionale per dedicarmi a tempo pieno alla mia Regione. Ma i siciliani si erano abituati alle promesse annunciate, ai salotti televisivi della domenica, a governatori dalle facili interviste di ogni giorno. E quindi questo nuovo stile istituzionale e sobrio é apparso fuori moda. C’è qualcosa da correggere nella nostra comunicazione? Forse sì, per questo motivo i sondaggi meritano rispetto, anche quando non piacciono. Per noi contano soprattutto i risultati, quelli già arrivati (circa tre miliardi di euro spesi in un anno per opere pubbliche, beni e servizi) e quelli che arriveranno nei prossimi anni. Tenendo sempre un occhio ai sondaggi”.

M5S: “Musumeci nettamente bocciato dai siciliani? Nessuna meraviglia, gli elettori hanno preso atto dei risultati di questo governo del nulla”.

“Musumeci all’ultimo posto della classifica di gradimento dei presidenti di Regione? E dov’è la notizia? Ci meraviglia, semmai, che qualcuno possa meravigliarsi, basta guardare a quello che ha fatto, o meglio a quello che non ha fatto, per rendersi conto che questa sonora e nettissima bocciatura dei siciliani è ampiamente meritata e che gli elettori hanno solo preso atto dei risultati di questo governo del nulla”.
“La stragrande maggioranza dei siciliani – dice il capogruppo, Francesco Cappello – boccia Musumeci e, del resto, come si farebbe a dargli torto? In un anno e mezzo di legislatura non è riuscito a cavare un solo ragno dal buco. Delle riforme che aveva annunciato in campagna elettorale non c’è nemmeno l’ombra, e basta guardarsi intorno per rendersene conto. Penso, ad esempio, ai rifiuti, alla viabilità disastrata, alla sanità allo sbando”.
“L’unica cosa – continua Cappello – per cui questo governo e la maggioranza che lo sostiene sono riusciti a mettersi in evidenza è l’alto numero di indagati, per i quali Musumeci non ha nemmeno proferito parola.”

Giuseppe Lupo (Pd), “Musumeci ultimo? I siciliani delusi bocciano la sua inerzia”

“È scandaloso che Musumeci perda sette punti percentuali di gradimento passando dal 39,8 del 2017 all’attuale 32,5 per cento. Uno schiacciante giudizio negativo da parte dei siciliani delusi da una politica del far nulla dopo 15 mesi di inerzia del suo governo”. A dirlo è Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana. “Alle divisioni interne alla coalizione di maggioranza che paralizza l’Ars – spiega Lupo – si aggiunge l’inconcludenza di un Governo che non riesce a ottenere alcun risultato utile per la Sicilia. La Regione ancora aspetta le riforme annunciate da Musumeci in campagna elettorale e di cui ancora non c’è traccia dai forestali ai consorzi di bonifica, passando per gli Iacp. Nel frattempo l’Isola incassa continue bocciature dal Governo gialloverde, l’ultima in ordine di tempo quella sul piano dei rifiuti”.

Aricò replica a Lupo: «Il vero scandalo è stato costituito dalla pochezza del governo Crocetta a trazione Pd»

“Come giustamente ha detto il presidente Nello Musumeci, i sondaggi meritano rispetto. Alcune volte piacciono – come quello di Demopolis che neppure un mese fa dava in crescita la fiducia dei siciliani nei confronti dell’attuale governatore – altre volte, invece, piacciono di meno”, afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima. “Ma al Pd, che ha l’ardire di puntare l’indice accusatorio, ricordiamo che ad essere stato bocciato sonoramente dagli elettori dove più conta- cioè al momento del voto – è stato il governo regionale a guida Rosario Crocetta, dal Partito Democratico promosso e sostenuto e che si è rivelato fallimentare e, quello sì, scandaloso nella sua pochezza”.


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Dario Di Gesù

Direttore responsabile