Ex province. Cgil Cisl Uil, incontro a Palazzo d’Orleans. 6000 dipendenti e 400 precari in pericolo
Al presidente Musumeci i sindacati hanno chiesto un nuovo incontro nel giro di una-due settimane per monitorare la situazione e gli sviluppi delle gravi criticità su cui è necessario un intervento urgente.
Mobilitazione dei lavoratori, in sit-in ieri davanti a Palazzo d’Orleans.
L’incontro sul futuro degli enti di area vasta in Sicilia ha visto la partecipazione dei segretari generali Michele Palgliaro, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, dei numeri uno di categoria Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Alda Altamore. Dei vertici regionali dell’Anci. Di deputati siciliani al Parlamento nazionale. Per il Governo regionale, del presidente Musumeci e degli assessori Gaetano Armao, Bernadette Grasso e Ruggero Razza.
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto l’impegno dei deputati siciliani a Roma, così come di Palazzo d’Orleans, a sollecitare il Governo nazionale per un decreto legge di riordino del sistema delle autonomie locali. L’abolizione del prelievo forzoso che strozza gli enti locali siciliani sottraendo dalle loro già esangui casse 270 milioni l’anno. Ancora, l’impegno della Regione a sostituirsi alle ex Province nei mutui da queste già contratti con Cassa depositi e prestiti: operazione che, a norma approvata dal Parlamento nazionale, libererebbe 22 milioni, complessivamente. Insomma, decisioni la cui attuazione i sindacati sollecitano come «necessaria al più presto perché gli enti intermedi escano dal tunnel, recuperino la loro storica presenza nel territorio. Restituiscano ai lavoratori la certezza del diritto allo stipendio»
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