Palermo, non è per niente Facile
Pensate ad una immaginaria macchina del tempo che trasferisse ai nostri giorni un Dante Alighieri nelle vesti di amministratore unico del blog “Purgatorio.it”: in relazione alla critica situazione che si è venuta a creare all’interno della dell’U.S.Città di Palermo sicuramente oggi aprirebbe la prima pagina con il titolone “Nave senza nocchiere in gran tempesta”.
Mi scuso col sommo Poeta per la mia sfacciata irriverenza ma la dotta citazione mi è necessaria per un aggancio “metereologico”.
Domanda (ovviamente retorica): questa tempesta societaria si è abbattuta improvvisamente o buona parte del popolo rosanero, per questo tanto criticata, bistrattata, avversata, ne aveva da tempo paventato l’arrivo? Ricordate quella tragicomica conferenza stampa convocata incredibilmente per non dire o per sentire dal “patron-vedovo” le ultime parole oggi amaramente famose “vi lascio in buone mani …”? Ricordate in quella circostanza. in aula o dalla diretta streaming, quanto si era capito, e come, da un Foschi assistente scuro in volto e silente o dalle disarmanti reticenze della batteria inglese schierata che ci si avviava verso un patetico, passo da Dante a Pirandello, “gioco delle parti” con un Maurizio Zamparini che, a dispetto della comunicazione dell’avvenuto trasferimento agli inglesi delle intere quote azionarie, dalla quasi totalità degli osservatori, tifosi e addetti ai lavori, è stato accostato e continua ad esserlo alla “nebbia a Milano” nel famoso film di Totò che “c’è ma non si vede”?
È di queste ore, assolutamente inattesa, la notizia che la nuova (o presunta tale) proprietà pare abbia chiesto e ottenuto la “testa” del buon Rino Foschi, unica luce finora accesa in una galleria quindi che potrebbe così ora rimanere completamente al buio. Come dire, e qui ritorno sul “meteo”: pioverebbe sul bagnato! Purtroppo ci sono tanti, troppi elementi che ci fanno sbottare in uno stancante “chi ci capisce è bravo”. La speranza, proprio perchè è sempre l’ultima a morire, è in un “deus ex machina”, chiunque sia e da dovunque provenga, che riporti la Società a quella normalità che possa restituire alla tifoseria palermitana, oggi sconcertata, la perduta tranquillità. Comunque, inutile negarlo: è difficile, tremendamente difficile la situazione allo stato; nell’U.S. Città di Palermo in questo momento di “Facile” c’è solo il cognome dell’amministratore delegato.