Conti Comune di Palermo, preoccupazione diffusa per rilievi Mef su situazione amministrativa

Verifica amministrativa-contabile ministeriale e controdeduzioni dell’amministrazione comunale trasmesse al vaglio della corte dei Conti e alla procura della Repubblica.

Cgil Cisl Uil: “rilievi Mef toccano punti nevralgici per il futuro della città e dei lavoratori”. Orlando: “Possibile impatto negativo che può avere sul personale comunale, le stabilizzazioni, le procedure concorsuali programmate”. Ferrandelli: “È tempo di un confronto serio, non basta rimpasto”. Catania: “Disegno ideologico che vuole privatizzare i servizi pubblici”.

“Non si può non tener conto dei rilievi sollevati dal Mef che toccano punti nevralgici per il futuro di Palermo”. Ad affermarlo sono i segretari di Cgil Cisl Uil Palermo, Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli, che esprimono la loro preoccupazione “sulle conseguenze di questi rilievi che mettono il dito nella piaga di una città che deve affrontare nodi cruciali, come il futuro delle partecipate e tante vertenze ancora aperte”. Apprezzamento al sindaco per il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. “È necessario ormai che l’attenzione dell’amministrazione sia sempre più puntata su Palermo e su tutte le sue problematiche che richiedono la massima concentrazione”.

Leoluca Orlando, nel trasmettere oggi alle Organizzazioni sindacali la relazione del ministero dell’Economia e delle finanze, ha comunicato anche che il 5 febbraio si terrà in merito una specifica seduta del Consiglio comunale.
“Rimetto alla vostra valutazione”, ha scritto Orlando nella nota di trasmissione ai sindacati, “le possibili conseguenze e l’impatto negativo sui diritti acquisiti del personale del Comune di Palermo, sul processo di stabilizzazione dei lavoratori precari, sui dipendenti del Coime, sulle procedure concorsuali già avviate e programmate per nuove assunzioni.

“Siamo molto preoccupati per la gestione della città e delle numerose criticità che stanno emergendo mese dopo mese”, ha dichiarato il leader dell’opposizione al consiglio comunale Fabrizio Ferrandelli. “Criticità che rischiano di compromettere in maniera irreparabile il comune, le sue aziende e l’erogazione dei servizi”.
“Riteniamo che un confronto istituzionale franco, in aula, non sia più rinviabile. C’è urgenza di affrontare le tante questioni sul tavolo, su cui anche il Mef punta i riflettori. Non si può fare finta di niente e continuare a distrarre l’attenzione dai veri temi. Senza polemica e con reale spirito di servizio noi siamo pronti – conclude Ferrandelli – ma serve una presa di responsabilità reale da parte di chi guida la città, smettendo di parlare di rimpasto e mettendosi a lavorare sulle cose concrete”.

“L’ulteriore verifica del Ministero dell’Economia e Finanza sulla situazione amministrativa-contabile del Comune di Palermo”, sostiene Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune al Consiglio comunale di Palermo, “è la dimostrazione plastica di una scelta ideologica dello Stato che, attraverso l’imposizione dei vincoli arbitrari del patto di stabilità, ha deciso di eliminare qualsiasi possibilità, da parte degli enti locali, di erogare servizi pubblici.
Siamo davanti a un concentrato di prescrizioni che tendono ad arrecare danni alla capacità di spesa del Comune di Palermo, impedendo il buon andamento della pubblica amministrazione e il regolare funzionamento della macchina amministrativa, limitando, in modo incomprensibile, perfino prerogative previste dalla legge.
È evidente che c’è un disegno politico, perseguito ormai da oltre un decennio, che intende imporre ai Comuni l’esternalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali.
I partiti attualmente al governo del Paese avevano promesso, in campagna elettorale, l’eliminazione di alcuni vincoli del patto di stabilità che invece continua ad essere applicato in modo vessatorio e dannoso per i cittadini che subiscono le perversioni di vincoli finanziari privi di logica.”