L’affondamento della nave Almerian durante la prima guerra mondiale, convegno a Palma di Montechiaro
L’Almerian, piroscafo a vapore inglese del 1897 appartenuto alla compagnia inglese Leyland Line, lunga circa 100 metri, fu affondato il 19 ottobre 1918 al largo di Agrigento, dal sommergibile Tedesco U-Boat 73 con il suo carico di zolfo, presumibilmente da portare a Livorno o Liverpool.
Alla storia e ai misteri di uno dei relitti scoperti da indagini subacquee nelle acque siciliane, sepolto nel fondale al largo di Punta Bianca, e ancora oggi sconosciuto ai più, si vuole dedicare una giornata di studi, per focalizzare l’attenzione sul ruolo che le nostre coste hanno avuto nei tempi passati e sui tesori ancora custoditi in fondo al mare.
Si terrà lunedì 29 ottobre 2018 alle ore 17,00 nel Palazzo ducale di Palma di Montechiaro il convegno: “Il relitto dell’Almerian il terrore della prima guerra mondiale, nei fondali di Punta Bianca. L’iniziativa è a cura dell’Archeoclub, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare, l’Ordine degli Architetti, la Fondazione Architetti del Mediterraneo e BCsicilia e con il patrocinio dell’Assessorato regionale Beni Culturali e Identità siciliana e il Comune di Palma di Montechiaro. Le conclusioni sono affidate a Sebastiano Tusa, Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana.
Il relitto dell’Almerian, un piroscafo a vapore, appartenuto alla compagnia inglese Leyland Line, che il 19 ottobre 1918, fu minato ed affondato, proprio lungo della costa di Punta Bianca, dal sommergibile tedesco U-BOAT 73. Un destino tragico che pare, in qualche modo, essere legato al disastro del Titanic, affondato nell’Oceano Atlantico; sulla base di numerosi indizi, infatti. l’Almerian si sarebbe trovata lungo la rotta del Titanic e sarebbe stata una delle ultime navi ad avvistare il transatlantico in quel tragico 14 aprile del 1912.
Con il contributo di eminenti studiosi e specialisti nella ricerca subacquea e con la partecipazione dell’assessore Regionale ai beni culturali, prof. Sebastiano Tusa, saranno ripercorse le tappe fondamentali delle ricerche condotte, nel corso degli anni, dal Gruppo Indagine Subacquea Archeologica Sicilia di concerto con la Soprintendenza del Mare e della Lega Navale sede di Agrigento. L’iniziativa, nel volere rievocare la vicenda dell’Almerian, inquadrandola nel contesto storico della terribile lotta nei mari che caratterizzò la I Guerra Mondiale, vuole anche mettere a fuoco lo stato attuale delle conoscenze del patrimonio storico ed archeologico derivante dai fondali marini.
Programma del convegno: dopo l’apertura dei lavori di Pietro Fiaccabrino, Presidente Archeoclub di Palma di Montechiaro, sono previsti i saluti di Stefano Castellino, Sindaco del Comune di Palma di Montechiaro, di Giuseppe Parello, Direttore del Parco Archeologico della Valle dei Templi e del Polo Museale di Agrigento, di Gabriella Costantino, Soprintendente per i BB.CC.AA. di Agrigento, di Alfonso Cimino, Presidente dell’Ordine Architetti di Agrigento, di Calogero Giglia, Vicepresidente Fondazione Architetti nel Mediterraneo, e di Alfonso Lo Cascio Presidente regionale BCsicilia.
A seguire il filmato di Stefano Vinciguerra “Almerian: dal Titanic all’ UBOAT 73, il relitto di Punta Bianca”. Dopo la proiezione del documentario sono previste le relazioni dello storico Gaetano Alotta che parlerà del contesto storico della Prima Guerra Mondiale e della lotta nei mari, di Claudio Di Franco della Soprintendenza del Mare che affronterà il tema “I relitti aeronavali nei mari agrigentini: una nuova stagione nel segno della valorizzazione”, di Gaetano Lino, già dirigente della Soprintendenza del Mare e Responsabile Gruppo subacqueo di BCsicilia, che spiegherà il posizionamento del relitto, inoltre Luigi Bisulca, della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Agrigento, che relazionerà su “Il relitto dell’Almerian: dalla pesca subacquea alla ricerca storica” e infine Ornella Argento della Lega Navale di Agrigento affronterà il tema “Almerian, l’indagine subacquea”.
Concluderà i lavori Sebastiano Tusa, assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana . Previsto anche un intermezzo musicale a cura di “Rosario Puzzangaro Trio Jazz”.
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