Emergenza discarica rifiuti Bellolampo, Orlando punta il dito sulla Regione
Il sindaco di Palermo accusa la Regione, a tre giorni dalla chiusura della discarica, di non avere ancora emesso alcuna ordinanza riguardante la “proroga” di esercizio della VI vasca di Bellolampo.
Leoluca Orlando sottolinea che vige in Sicilia attualmente uno stato di Commissariamento per l’emergenza rifiuti relativo all’impiantistica e che pertanto l’eventuale emissione di atti di questo tipo non è possibile da parte del sindaco.
“Il Comune e la città di Palermo – afferma Orlando – hanno letteralmente subito per anni le Ordinanze emesse dalla struttura regionale che hanno permesso a decine di comuni di utilizzare la discarica di Bellolampo, accorciandone la vita. Adesso quella stessa struttura assume un atteggiamento dilatorio col rischio che si inneschino situazioni di crisi.
Continua quindi ciò che è avvenuto in questi anni con una evidente ed inaccettabile disattenzione nei confronti dell’unica azienda pubblica regionale dotata di propria discarica a norma, con annessi impianti TMB e trattamento della frazione umida.
Tutto questo mentre la stessa struttura regionale continua a far finta di ignorare che fra tre giorni scadrà il termine di gestione delle vecchie vasche e del relativo percolato da parte della RAP, anche qui con la prospettiva di innescare situazioni di criticiatà ambientale.”
“Nei prossimi giorni – conclude il Sindaco – per monitorare la situazione e per dare una informazione costante ai cittadini organizzeremo a Bellolampo una conferenza stampa, in modo che tutti possano rendersi conto della situazione.”
“Sia la Rap che il Comune di Palermo”, dichiara il vice-sindaco ed Assessore alle Società Partecipate, Sergio Marino, “hanno sempre posto in essere quanto necessario per garantire continuità gestionale della discarica di Bellolampo e della raccolta dei rifiuti a Palermo, nel rispetto di tutte le componenti ambientali interessate e confidando nelle facilitazioni che il regime commissariale conferisce alla Regione Siciliana.
Il ritardo accumulatosi soprattutto nella autorizzazione alla variante sostanziale della VI vasca (un ritardo che la RAP ha lamentato formalmente con apposita nota del suo Amministratore Unico) dovrà trovare adeguata e pronta risposta da parte delle strutture regionali preposte”.