Un proiettile destinato a Claudio Fava, presidente Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana

È stata recapitata stamani al presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, una busta contenente un proiettile calibro 7,65. Il plico, consegnato presso gli uffici della Commissione antimafia è stato aperto dai collaboratori di Fava, che tempestivamente hanno informato la Digos.

Vicinanza espressa dai cronisti siciliani per il vile atto, che come dichiarato dal presidente dell’Unci Andrea Tuttoilmondo, “non scalfirà e anzi rafforzerà il suo impegno e la sua determinazione istituzionale sul fronte della lotta al malaffare”.

La Cisl siciliana è solidale con Claudio Fava, vittima stamani di una grave intimidazione mafiosa. Al presidente della commissione Antimafia dell’Ars, auguriamo – si legge in una nota del sindacato firmata dal segretario generale Mimmo Milazzo – di continuare con serenità l’importante attività istituzionale, nel segno della cultura e della pratica della legalità. La minaccia subita da Fava è vigliacca e inquietante. E va fermamente condannata. Ma il mondo del lavoro gli è accanto. La Cisl  auspica che le forze dell’ordine facciano presto chiarezza, a difesa dei valori di legalità e trasparenza. E per bloccare ogni tentativo di aggressione alle attività istituzionali”.

“La minaccia subìta oggi da Claudio Fava, per la sua storia e impegno personale e per il ruolo istituzionale che rappresenta, colpisce tutti i cittadini e gli uomini di pace, e certamente non soltanto i siciliani”, dice Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane.

La segreteria regionale del Cobas/Codir, sindacato maggiormente rappresentativo del pubblico impiego regionale esprime all’onorevole Claudio Fava, la propria solidarietà per le minacce ultimamente ricevute. “Evidentemente, il lavoro svolto dalla Commisione Antimafia ha toccato nervi scoperti della mafia e del malaffare che hanno sfregiato e sfregiano la Sicilia e i siciliani”.

Solidarietà anche dal mondo politico: “Abbiamo la necessità di essere tutti uniti e di opporci a chi vuole far ripiombare la Sicilia nella spirale della paura e della violenza” ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive e deputato all’Ars dell’Udc Mimmo Turano.

“A nome mio personale e del gruppo di DiventeràBellissima esprimo piena solidarietà al collega Claudio Fava e la condanna di questo vile gesto”, afferma il capogruppo all’Ars, Alessandro Aricò.

Condanna espressa dal capogruppo di Forza Italia all’ARS Giuseppe Milazzo, che nel ribadire la sua vicinanza al collega Fava, gli augura “di continuare al meglio nel lavoro che la Commissione da lui presieduta sta svolgendo per dare risposta all’increscioso gesto intimidatorio che mortifica tutti i siciliani onesti”.

Al coro di solidarietà si è unito ll presidente del Collegio dei Questori, Componente Commissione Antimafia, on. Giorgio Assenza, il coordinamento di Sinistra comune, gruppo consiliare Palermo che ha sottolineato la gravità dell’atto, all’indomani dell’approvazione del Ddl, voluto fortemente dall’on. Fava, che impone l’obbligo per i deputati regionali di dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. E il Movimento 5 Stelle, che auspica un proseguimento dell’attività del parlamentare “che certamente non si farà intimidire dal vile gesto”.

“Ho letto, e vi ringrazio”, ha scritto sulla propria pagina Facebook Claudio Fava. “La pallottola è una, le voci (vostre) sono tante. E dicono una cosa semplice ed autentica: c’è una Sicilia, c’è un’Italia, che non vogliono volgere altrove lo sguardo. Che le cose cupe e dure di questi anni hanno scelto di guardarle in faccia, ciascuno facendo il proprio mestiere mi sembra una buona notizia, alla faccia di chi preferisce mandare a dire nascosto e di nascosto, con letterine e proiettili. La risposta, a lui e agli altri, è sempre la stessa da trentacinque anni: noi andiamo avanti”.