Alcamo / Nel “Cassaro stretto” una tavola multietnica diventa palcoscenico di speranza per “Un Mediterraneo di pace”
Nel centro storico della città di Alcamo, roccaforte grillina da un paio di anni, ha avuto luogo ieri 30 settembre la manifestazione “Un Mediterraneo di pace – la tavola è trazzera”.
Cittadini e associazioni impegnate nel sociale (di Alcamo, Trapani e Palermo) hanno allestito con dovizia di particolari una tavola multietnica lungo il cosiddetto “cassaro stretto” e diversi ristoratori, che hanno sposato l’iniziativa di fratellanza e di disponibilità all’accoglienza, hanno offerto prelibatezze dal sapore mediterraneo. Testimonianza di solidarietà e al contempo tripudio delle diversità, la manifestazione , nell’intento degli organizzatori, era “confondere e far diventare indistinguibili le voci, di modo che gli sguardi incrociandosi riconoscono la medesima umanità e i sapori si mescolino fino a fondersi, perché ci si ricordi che non solo la tavola, ma anche il mondo è trazzera”. Obiettivo centrato e ben riuscito, che ha trasformato Alcamo in un palcoscenico di pace e di speranza, che fa dell’integrazione una priorità, delle diversità un motivo di confronto e dell’accoglienza un principio di sana umanità. Presente il Vescovo della diocesi di Trapani, Monsignor Pietro Maria Fragnelli, assente l’amministrazione grillina che , sebbene l’iniziativa fosse esclusivamente promossa da associazioni e liberi cittadini, avrebbe potuto testimoniare con la presenza, un’apertura verso una problematica che a livello nazionale sembra andare nella direzione quotidiana di costruire muri piuttosto che erigere ponti.
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