Sbarcati tutti i migranti Diciotti, fermati quattro presunti scafisti

Fatti sbarcare durante la notte gli ultimi 137 migranti trattenuti a bordo della nave “Ubaldo Diciotti” della Guardia Costiera della Marina Militare italiana, ormeggiata nel molo di Levante del porto di Catania.

Dopo l’identificazione, 143 dei 177 naufraghi soccorsi dalla Diciotti sono già stati trasferiti nell’hot-spot di Messina. 100 di loro saranno accolti nelle strutture della Chiesa italiana, una ventina ciascuno dai soli Stati che si sono dichiarati disponibili, Albania e Irlanda.

Nei confronti di quattro presunti scafisti, che si trovavano a bordo della Diciotti, è stato disposto il fermo, con la contestazione di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato ingresso illecito.

Ieri l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, esponente del Movimento Liberazione Italia e segretario del Movimento Noi Siciliani è salito sulla Diciotti per incontrare il comandante del pattugliatore della Guardia Costiera. L’ex ufficiale dell’Arma ha riferito ai giornalisti di avere consegnato al comandante una copia di esposto-denuncia depositata poco prima alla Procura di Catania contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, per il mancato sbarco dei naufraghi sul suolo italiano. Alla stampa Pappalardo ha affermato di ritenere, in quanto sia accaduto, esservi stata una gravissima violazione dei diritti sanciti dall’articolo 13 della Costituzione.

Per la vicenda Diciotti è stata aperta un’inchiesta, sono già indagati il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, e il suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi: dovranno rispondere di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. La Procura di Agrigento dovrebbe trasmettere mercoledì il fascicolo d’inchiesta a quella di Palermo, che a sua volta dovrà poi inviare gli atti al tribunale dei ministri.

Non si può far politica sulla pelle dei poveri“, ha detto Ivan Maffeis, portavoce della Conferenza episcopale italiana (Cei) a Sky tg24. “Il rischio di strumentalizzare i poveri anche laddove giustamente si chiede una risposta corale e condivisa rimane veramente alto. Il governo ha usato queste persone per forzare l’Europa ad una risposta, che si è rivelata alquanto parziale, alquanto debole”.


Articolo 13 della Costituzione

La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà..
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

sbarco migranti dalla Diciotti