Palermo, per l’attacco si pensa alla formula “Delio Rossi”
Rino Foschi dimostra che costruire una squadra competitiva per la serie B è possibile anche senza dissanguarsi. Anzi, spendendo praticamente nulla. E questa considerazione aumenta i rimpianti per la passata stagione e per un epilogo che si poteva evitare agevolmente.
Oggi prende forma un Palermo che ha una sua logica, che ripudia il sempre sospetto ricorso al mercato estero – e poi con quali effetti… – che fa poche operazioni ma tutte mirate e che non ha vergogna a ricorrere ai prestiti in entrata e in uscita per fare quadrare i conti.
Jajalo e Nestorovski sembrano ai saluti, nella lista delle cessioni mancano solo le destinazioni per Rispoli, Aleesami e Struna per chiudere definitivamente i conti con il passato. Non è detto che il ds riesca a mettere insieme tutte e cinque le operazioni, ma certo è che con la partenza di Nestorovski prende sempre più corpo la possibilità di una diversa concezione dell’attacco.
C’è l’ipotesi della formula “Delio Rossi”, con il doppio trequartista alle spalle di una punta centrale. E in questo caso l’imminente arrivo del talentino Clemenza favorirebbe l’idea, con Falletti e Puscas a completare il trio offensivo. E addirittura c’è chi pensa ad una formula ancora più spregiudicata con Falletti, Clemenza e Lo Faso alle spalle di Puscas ed un centrocampo sostenuto da Chochev e Muravski.
In ogni caso lo sprint finale prevede un doppio binario. Sul fronte delle cessioni nessuno dei difensori della passata stagione è sicuro del proprio destino, ma se arriveranno le offerte potrebbero essere tutti sul mercato, chi per valutazioni tecniche e chi per ragioni di bilancio. In entrata manca almeno una coppia di centrocampisti, considerato per scontato l’addio di Jajalo. Insomma Foschi, a dispetto dell’età, dovrà andare di corsa per dare al Palermo un volto definitivo.
(Nella foto, l’allenatore Delio Rossi)