Vaccini, Razza e Lagalla: “In Sicilia resteranno obbligatori”

Ruggero Razza, assessore alla Salute: “Eliminare i vaccini sarebbe un passo indietro pericoloso”. Roberto Lagalla, assessore all’Istruzione: “Fino a diverse disposizioni del Ministero della Salute, a settembre seguiremo i dettami del decreto Lorenzin”

Mentre in Parlamento si prende tempo, e pare le decisioni debbano slittare al prossimo, quando in diverse regioni l’anno scolastico sarà già iniziato, i vaccini in Sicilia resteranno obbligatori, conferma Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute della Regione Siciliana. Nessuna deroga dunque, e no all’autocertificazione come previsto dalla circolare dei ministri dell’Istruzione e della Salute, diversamente da quanto prevede il decreto Lorenzin.
Anche l´assessore all´Istruzione Roberto Lagalla, peraltro un medico e professore ordinario di medicina, condivide la posizione di Ruggero Razza: “Noi abbiamo mantenuto, fino a questo momento, la normativa Lorenzin, che è tuttora in vigore. Fino a diverse, eventuali, disposizioni del Ministero della Salute. A settembre, quindi, seguiremo i dettami del decreto Lorenzin”.

Diverse regioni, a partire da Piemonte, Liguria, Calabria, hanno già annunciato l’intenzione di voler impugnare davanti alla Consulta l’emendamento sui vaccini inserito nel Milleproroghe. D’altra parte il Governo nazionale ha impugnato la legge della Regione Puglia che imponeva l’obbligo dei vaccini.

Secondo l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, l’attuale titolare del dicastero Giulia Grillo «sta creando molta confusione nelle famiglie».

Perplessità e contestazioni ha sollevato l’aspetto che riguarda i bambini immunodepressi, cioè coloro che per varie cause non possono vaccinarsi, esposti quindi al rischio di contrarre malattie come morbillo, varicella, pertosse. Il ministro Giulia Grillo ha detto: «garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale».

Chi è contrario ai nuovi provvedimenti, fa notare che essi non terrebbero conto di come in concreto avverrebbe la distribuzione dei non vaccinati, chiedendosi come possa essere opportuno che i bambini vengano trasferiti in classi diverse, causando evidenti effetti negativi sia sul piano educativo che quello formativo. È evidente il contagio può avvenire anche attraverso gli spazi comuni: mense, palestre e aree ludiche.
L’effetto sarebbe quello di ripristinare le classi cosiddette “classi ghetto”, vanificando il risultato raggiunto dalla legge 517/77 che ha eliminato le scuole speciali e le classi differenziali per i disabili (Ceripnews).