Sanità. Dall’addetto stampa al neonatologo, si annullano stabilizzazioni e assunzioni a Villa Sofia-Cervello
Denuncia della Cimo, da giugno “spenta” una delle Tac, disservizi a catena
Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, il personale continua ad andare in pensione ma le assunzioni previste in pianta organica non si fanno. Anzi, misteriosamente, si avviano procedure concorsuali e si deliberano assunzioni che poi si annullano, oppure non si attivano le procedure di stabilizzazione previste per legge nei confronti del personale precario.
L’ultimo caso in ordine di tempo è stato quello dell’addetto stampa dell’azienda, due volte vincitore di concorso a tempo determinato, a cui è stata negata la proroga finalizzata alla stabilizzazione sancita ex articolo 20 comma 2 della normativa Madia. La stessa stabilizzazione riconosciuta invece di recente agli addetti stampa a Siracusa e Catania.
Ma l’annullamento delle assunzioni per colmare i gravi buchi in organico riguarda anche il personale medico strategico di vari ambiti specialistici, come chirurghi, radiologi, neonatologi.
La Cimo, sindacato dei medici ospedalieri, ha denunciato il caso del chirurgo toracico palermitano che lavorava a Londra, licenziatosi dopo aver ricevuto il telegramma di conferma per un incarico a tempo determinato e che, tornato a Palermo con la famiglia, ha appreso che il posto era svanito per mancanza di copertura finanziaria. La vicenda viene minimizzata e smentita dai vertici aziendali, che parlano di una procedura informale, senza alcun impegno preso. Ma, come spiega il radiologo Giuseppe Bonsignore, responsabile sindacale della Cimo per Villa Sofia-Cervello, non si tratta affatto di un caso isolato. Il Commissario Maurizio Aricò, riferisce Bonsignore, avrebbe firmato le delibere di assunzione a tempo determinato, per altri medici in vari reparti come radiologia, medicina interna, neonatologia e pediatria, atti tutti annullati per assenza di copertura economica. La cosa inspiegabile, afferma Bonsignore, è che non si capisce che fine abbia fatto la massa finanziaria che invece dovrebbe essere disponibile per le assunzioni, visto il gran numero di medici in pianta organica recentemente andati in pensione.
Giuseppe Bonsignore denuncia come la carenza di personale rispetto l’organico previsto appaia a brevissimo tempo insostenibile. Anche le recenti stabilizzazioni di medici e infermieri hanno di fatto semplicemente trasformato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato le posizioni di chi da anni lavorava in corsia come precario. Non solo quindi le carenze croniche di organico non sono state colmate, ma non vengono fatte nuove assunzioni per sostituire tutti coloro che via via vanno in pensione. Il personale pertanto continua a diminuire.
Risultato, da giugno il reparto di radiologia di Villa Sofia ha dovuto “spegnere” una Tac, diminuendo così gravemente il servizio all’utenza. Ma il numero di medici ben al di sotto della soglia minima di sicurezza non può che produrre disservizi a catena, dalla lungodegenza, all’ecografia e al pronto soccorso pediatrico a Villa Sofia, al pronto soccorso per adulti e alla chirurgia, a Villa Sofia e al Cervello.
La Commissione Sanità dell’Ars ha appena approvato il piano della nuova rete ospedaliera, che dovrebbe permettere di riaprire i concorsi di comparto. L’Assostampa Sicilia, dopo avere denunciato con forza la vicenda della mancata stabilizzazione dell’addetto stampa e del concorso svanito, ha chiesto all’assessore Ruggero Razza di intervenire per accertare i motivi di tutte le mancate assunzioni rispetto ai posti previsti nella pianta organica, con un atto ispettivo nei confronti dell’Amministrazione dell’azienda Villa Sofia-Cervello.