Parla Conti, lo storico avvocato del Palermo: “Ecco perché il Parma rischia”

“Se dovesse essere accertato l’illecito sportivo il Tribunale Federale non potrà che togliere punti al Parma in questo campionato, riscrivendo la classifica finale”. Non ha dubbi l’avvocato Giuseppe Maria Conti, che per 15 anni ha curato gli interessi proprio del Palermo, su quelle che potrebbero essere le conseguenze della condotta illecita dei tesserati della società emiliana sul campionato appena concluso. Il Parma potrebbe avere una penalizzazione nel campionato appena concluso a causa degli sms inviati dai giocatori Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo a due calciatori dello Spezia, prima dell’ultima partita di campionato, vinta dai ducali. Una penalizzazione che porterebbe il Palermo in serie A.

“Ho seguito la vicenda dai giornali e non conosco le carte”, precisa l’avvocato Conti. “Quando ho letto della possibilità di un’archiviazione senza deferimento, mi è sembrato molto strano. Dopo che i giocatori dello Spezia avevano denunciato di aver ricevuto gli sms da quelli del Parma, il deferimento era un atto dovuto”.

Un illecito è comunque un illecito, anche se non si è poi concretizzato”, continua l’avvocato. “Se i calciatori dovessero essere condannati per tentato illecito sportivo, essendo loro tesserati del Parma, la responsabilità della società sarebbe più che oggettiva. Tra l’altro l’articolo 7 parla chiaro: sono illecito atti che vogliono alterare il risultato finale”.

Nella giustizia sportiva chi è accusato deve dimostrare la sua innocenza. Spetta ora al Parma difendersi davanti al Tribunale Federale. Certo è – conclude l’avvocato Giuseppe Maria Conti – che nel caso di una condanna per illecito sportivo non si può fare altro che penalizzare la squadra nel campionato dove è avvenuto l’illecito”.

Il Palermo può, quindi, concretamente sperare di tornare in serie A. Entro una decina di giorni, forse anche prima, il Tribunale Federale ascolterà la società e deciderà sul futuro del Parma. E su quello del Palermo.