Giornata mondiale degli oceani, un bicchiere di acqua di mare di Palermo per la performance di Federica Di Carlo “Goccia a goccia”

Una grande cerchio di bambini delle borgate marinare si è stretto oggi intorno all’artista Federica Di Carlo per partecipare alla performance collettiva “Goccia a goccia”. Invitati dalla Soprintendenza del Mare e dall’artista stessa, i ragazzi hanno portato un bicchiere d’acqua del mare di Palermo, proveniente dalla propria borgata o dalla zona marina più vicina per versarlo all’interno di una grande cisterna argentata, contribuendo così all’allestimento dell’istallazione ambientale dal titolo “We lost the Sea” alla quale la Di Carlo sta lavorando in questi giorni all’Arsenale della Marina Regia e che verrà inaugurata il prossimo 18 giugno.

Oggi ricorre infatti la Giornata mondiale degli oceani; l’acqua ha qualcosa di speciale e misterioso, ricopre inoltre il 71 % della superficie del nostro pianeta e tutte le creature viventi hanno un elevato contenuto di acqua. Queste sterminate distese di acqua salata, apparentemente immutabili ma sempre diverse, regolano il clima producendo la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo.

“Un gesto simbolico, quasi un rituale per celebrare insieme l’inestimabile valore del mare”, haa detto l’artista. “Portare un bicchiere d’acqua del mare all’interno di un Museo rende prezioso quest’elemento fondamentale attribuendogli un valore sia a livello culturale che emotivo”.

Federica Di Carlo, artista nota per la sua personale ricerca sugli equilibri naturali del mondo, portate avanti in questi ultimi anni con i fisici di vari dipartimenti scientifici – quali MIT (Boston), CERN (Ginevra), INAF (Roma/Milano) – presenta “We Lost The Sea”, una grande istallazione ambientale che mette in scena il respiro della terra attraverso i suoi elementi fondamentali: mare, luce e atmosfera.

Ospitata all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, We lost the sea è un’opera immersivo-percettiva che attraverso un gioco di equilibri sottili e ammalianti, invita a una riflessione sulla situazione climatica attuale.

Mescolando un piano “scientifico” a un piano “poetico”, il lavoro di Federica Di Carlo al tempo stesso gioca sul doppio fronte della partecipazione e della fruizione dell’opera. L’istallazione è curata da Simona Brunetti e promossa dalla Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia e dalla Fondazione Mondo Digitale, e prodotta da Snaporazverein con il patrocinio di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

A partire da lunedì 18 giugno (opening alle ore 18:00), l’antica “Fabrica della Real Marina”, per secoli un importante crocevia di scambi e di relazioni tra popoli, sarà trasformata in uno spazio senza tempo attraverso cui osservare il processo vitale di acqua, aria e luce che tiene in vita la Terra. Attraverso un’unica via d’accesso, un vero e proprio pontile di dieci metri eretto all’interno della sala semibuia dell’Arsenale, i visitatori – in numero di massino 15 alla volta – si addentreranno in un “mondo altro” in cui grandi aquiloni argentati, rappresentazione del vento e dell’atmosfera, fluttuano nello spazio a diversi metri d’altezza, creando nell’ambiente riflessi di luce costantemente in movimento, simili alle onde del mare.

Mare che è anche rappresentato e conservato dentro grandi cisterne, dove l’artista collocherà realmente l’acqua del mare di Palermo, simbolo visivo e culturale della situazione ecologica locale. Solitamente collocate sui tetti della città, le cisterne raccogliendo l’acqua piovana garantiscono la sopravvivenza nel quotidiano in casi di emergenza.