Uscita dall’Euro dell’Italia, gli scenari

In questi giorni di stallo istituzionale si è molto discusso delle conseguenze dell’uscita dall’Euro dell’Italia, anche per via delle posizioni più volte espresse dal professor Paolo Savona, indicato da Lega e M5S come ministro dell’Economia del governo giallo-verde che non ha visto la luce per il niet del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma cosa accadrebbe se davvero un futuro governo dovesse decidere di abbandonare la moneta unica? Ecco alcuni possibili scenari.

Innanzitutto è facile immaginare che con l’uscita dall’euro, liberi dai vincoli dell’UE, lo Stato comincerebbe a stampare moneta per sostenere la spesa pubblica. Il contraltare di questo stato di cose sarebbe l’aumento dell’inflazione, che salirebbe ai livelli degli anni 70 e 80, con conseguente indebolimento del potere d’acquisto dei salari.

Per quanto riguarda il commercio, i vantaggi ci sarebbero per le imprese che esportano, che vedrebbero accrescere i ricavi con i prezzi ai quali venderebbero i loro prodotti ai Paesi esteri.  D’altra parte, le aziende che invece si rivolgono al mercato interno dovrebbero fare i conti con la perdita di potere d’acquisto di stipendi e pensioni. Si può immaginare, inoltre, che la svalutazione della moneta italiana induca le imprese a non investire.

Mutui: qui passiamo all’analisi dei tassi d’interesse. Essendo stati accesi in euro, è facile prevedere che molti non sarebbero più in grado di pagarli, visto che avrebbero redditi in moneta con più basso valore.