Il pesce ‘grasso’ potrebbe prevenire ictus, infarto e arresto cardiaco
Un comitato di ricerca dell’AHA (American Heart Association) ha dimostrato che consumare pesce “grasso” due volte a settimana potrebbe proteggere da malattie cardiovascolari come ictus, infarto e arresto cardiaco.
Secondo Eric Rimm, coordinatore dello studio, le porzioni di pesce, da 100 grammi ciascuna, da consumare ogni anno dovrebbero essere 104.
Le specie di pesce “grasso” raccomandate dagli esperti dell’AHA sono tonno, salmone, sgombro, aringhe, sardine e trote di lago. Tutte queste specie hanno una quantità maggiore di acido grasso Omega 3 rispetto alle altre specie di pesce più consumate, come ad esempio merluzzo, gamberi, capesante e “frutti di mare“.
La particolarità dell’Omega 3 è che ripulisce le arterie da ostruzioni. Attenzione però: secondo uno studio del Journal of he Nation Cancer Institute, questo acido grasso potrebbe aumentare del 71% il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata. Il consiglio degli esperti è quello di rivolgersi ad un medico prima di consumare grandi ingerire grandi quantità di Omega 3.