Fp Cgil su Asu: “Lavoro comune con l’assessorato per chiudere vergognosa pagina precariato”

I sindacati e l’Assessorato regionale al Lavoro si adopereranno per una proposta unitaria di modifica della legge regionale 8 del 2017 “che possa consentire di chiudere la vergognosa pagina di tutto il precariato, anche per i lavoratori Asu”. Lo riferisce la segretaria regionale della Fp Cgil Sicilia, Clara Crocè, dopo un incontro tra i sindacati e l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Mariella Ippolito, sul tema della stabilizzazione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili presso Enti pubblici e privati.

“E necessario – dice Crocè – migliorare la legge, che prevede per cinque anni il finanziamento delle stabilizzazioni degli Asu, eliminando le criticità che la rendono di difficile applicazione”. Per la Fp la legge in questione “potrebbe prevedere la storicizzazione delle risorse”.

“È urgente – dice Crocè – l’immediata fuoriuscita dei lavoratori utilizzati negli uffici pubblici per il tramite delle cooperative. In attesa della stabilizzazione il loro utilizzo potrebbe avvenire per il tramite dell’assessorato”. La Fp rileva che gli Asu impegnati nei siti archeologici, nei musei, nelle biblioteche regionali, nelle Asp e nei Comuni “sono costretti a pagare le quote Inail e Rtc corrispondendole direttamente alle cooperative”.

Nel corso dell’incontro la Fp riferisce che da parte dell’assessore Ippolito “sono giunte rassicurazioni sul regolare pagamento dell’assegna agli Asu in attesa della definizione del contenzioso Inps-Regione sul debito di 140 milioni”. Chiarito anche che “il collegato alla Finanziaria non prevede norme per il transito dei lavoratori Asu in Resais”.

Gli Asu sono, secondo i dati dell’Assessorato, 5.537 e gli esuberi circa 3.900. Per questi lavoratori nessun ente ha presentato piano d stabilizzazione. La Fp ha sollecitato l’individuazione degli enti in grado di stabilizzare gli esuberi.