Orsi della Luna, a Palermo un evento per salvarli
Aiutare gli orsi della Luna, utilizzati per l’estrazione della loro bile. È quanto si prefigge di fare da anni l’organizzazione Animals Asia, presente in tutto il mondo con diversi gruppi di supporto che lavorano per il salvataggio e il recupero di questi orsi asiatici, diversi da quelli bruni europei e chiamati così per via della forma della macchia che riportano sul petto. A tal proposito, il prossimo 27 maggio a Palermo, alle 17,30, all’Arci Tavola Tonda dei Cantieri della Zisa, si terrà un intervento/spettacolo volto a informare le persone su questa realtà e a sostenere l’organizzazione che se ne occupa: Orsi della Luna. Un cambiamento possibile.
Relatrice dell’evento sarà Melania Costa del gruppo supporto Palermo di Animals Asia, accompagnata da tre attrici, Giovanna Cossu, Ester e Maria Cucinotti, che leggeranno alcuni testi o poesie tra loro collegati, e dalla musicista con fisarmonica Nguyen Tuê Quyên. Alla fine, ognuno sarà libero di dare il proprio contributo per aiutare questi orsi, la cui bile contiene, in misura maggiore rispetto ad altri, un principio attivo utilizzato da secoli nella medicina cinese. Bile che risulta essere, però, inutile e dannosa.
“L’associazione di cui faccio parte – spiega Melania Costa – lavora ormai da 20 anni, siamo a buon punto. L’inizio è stato molto difficile, anche perché si tratta di una pratica molto radicata nella cultura cinese, quindi difficile da estirpare. Ma a poco a poco le cose sono andate a migliorare e adesso si cominciano a vedere i risultati. Molti orsi sono stati salvati e portati nei centri di recupero anche se, rispetto al numero di quelli presenti nelle cosiddette ‘fattorie della bile’, purtroppo sono ancora pochi. Ognuno di noi nel proprio piccolo può fare qualcosa. Anche se gli orsi della Luna sono lontani miglia da noi, facciamo parte dello stesso pianeta, in cui tutto è collegato”.
Il lavoro da fare per il recupero di queste creature “è ancora enorme, però – tiene infine a sottolineare Costa – ci sono delle buone prospettive perché ormai l’opinione pubblica cinese è molto cambiata, soprattutto quella giovanile. Adesso in Cina ci sono più di 100 associazioni che si occupano di animali e anche lì molta gente si dà da fare”.